Napoli – Oggi, 25 novembre, è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

“Ma perché proprio questo giorno?”,  potrebbe domandarsi qualcuno. Partiamo dall’inizio!

donne

Era il 1930 quando Rafael Leonidas Trujillo instaurò la sua rigida dittatura, durata 30 anni, nella Repubblica Domenicana. Tra gli oppositori alla sua politica vi furono tre coraggiose donne, le sorelle Mirabal. Queste iniziarono una forte opposizione a Trujillo e al suo duro regime: diedero vita ad un gruppo politico che si espanse velocemente in tutto il paese. E per questo, il 25 novembre del 1960, furono rapite e fatte uccidere a bastonate.

In seguito, nel 1981  un gruppo di donne attiviste si riunirono nell’Incontro del Latino America e dei Caraibi “Femminista”, tenutosi a Bogotà, e decisero di conservare quella stessa data come data simbolo della lotta contro la violenza di genere. Infine, nel 1999 le Nazioni Unite proclamarono il 25 novembre la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Come allora, 55 anni dopo,  i sentimenti che animano la lotta sono ancora gli stessi: risvegliare le coscienze sulla necessità di libertà e rispetto dei diritti delle donne.

donneOggi, per celebrare le sorelle Mirabal e tutte le donne vittime di violenza di genere, questo giorno si tinge di arancione: le Nazione Unite promuovono infatti una nuova campagna, “Orange the world in 16 day”. Non più il rosa o il rosso, quest’anno il colore della campagna a difesa delle donne è l’arancione e di questo colore, dal 25 novembre al 10 dicembre, saranno illuminati i più importanti luoghi di tutte le città del mondo. A Napoli sarà il Maschio Angioino il luogo simbolo della lotta.

La campagna in difesa, sostegno e ricordo delle donne vittime di violenza, a Napoli,  è stata ribattezzata “Putesse essere allera” (dal titolo della rinomata canzone di Pino Daniele).

“Putesse essere allera” prevede una serie di eventi  cominciati già il 20 novembre (con la rappresentazione teatrale “Ossessione Otello” tenutasi alla Galleria Toledo) e che dureranno fino al 1° dicembre.  Da mostre fotografiche, a spettacoli teatrali, a convegni sulla violenza tra le pareti domestiche, da laboratori scolastici contro gli stereotipi di genere, a fiaccolate nelle strade della città, a incontri di autodifesa; è ampio il ventaglio di iniziative coordinate da Simona Marino, Consigliera Delegata alle Pari Opportunità.

Lo scopo della campagna è quello di accendere l’attenzione su quanto ancora c’è da fare per salvaguardare l’integrità fisica e psichica di tutte le donne vittime di violenza, sensibilizzare l’opinione pubblica, denunciare e soprattutto dare  sostegno a coloro che sono state o sono ancora vittime della violenza di genere.

Per chiunque voglia partecipare, ecco il calendario di tutti gli eventi:

http://www.infoturismonapoli.it/wp-content/uploads/2015/11/brochure-25-novembre.pdf

Lucia Ciruzzi

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