Dopo l’incontro dello scorso 3 Gennaio tra sindacati e vertici della Gesema di Mercato S. Severino, continuano le proteste dei lavoratori. A breve potrebbero partire le prime lettere di licenziamento.
I 37 lavoratori del comparto Patrimonio della Gesema Spa hanno contestato, pochi giorni fa, contro la negligenza delle istituzioni, incatenandosi insieme ai sindacati dinanzi alla Casa Comunale di Mercato S. Severino, richiedendo risposte e certezze sul proprio futuro lavorativo. Ricordiamo che alcuni mesi fa era stata presentata istanza di autofallimento dell’azienda, per cui lavoravano 75 operai, e confermata l’8 Febbraio dal Tribunale di Nocera Inferiore.
Non è la prima volta che gli operai provano a comunicare agli enti il proprio disagio dovuto alla mancanza di certezze rispetto al proprio impiego: circa 20 giorni fa avevano organizzato un sit-in per provare a scuotere quella che è una situazione di stallo a tutti gli effetti.
A Palazzo di Città si erano incontrati il commissario straordinario prefettizio Fulzia Zinno e la curatela fallimentare composta da Sergio Como e Giovanni D’Antonio: la riunione, però, aveva prodotto scarsi risultati. Pare infatti che ad oggi non si raggiungano i requisiti che garantirebbero una fruizione della sola attività del settore “Patrimonio”.
Da un lato vi è la difficoltà di colmare il vuoto lasciato dalla Gesema, dall’altro vi è l’ostacolo rappresentato da un problema di non facile gestione: quello, cioè, di dover attendere ben 7 mensilità arretrate, dopo aver comunque accumulato circa 20 anni di contribuiti e alla veneranda età di cinquantanni.
Pare che martedì 28 marzo 2017 si terrà l’ultimo incontro tra curatela, sindacati e commissari prefettizi sul caso Gesema.
Intanto la cittadina di Mercato S. Severino è in fermento: a breve, infatti, si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale. Il primo a dirsi pronto a scendere in campo è Giuseppe Albano, omonimo di un partigiano italiano, che dichiara:
“La comunità è pronta al cambiamento è doveroso per chi vive il territorio dare delle risposte ai cittadini che chiedono rinnovamento. Siamo una squadra, un gruppo di professionisti preparati e competenti. I cittadini oggi chiedono chiarezza e senso di responsabilità. Noi (professionisti, ndr) siamo pronti a dare il nostro contributo, con la semplicità e disponibilità che ci ha sempre contraddistinto, non sono solo, ma un gruppo solido, non siamo un nome ma rappresentiamo un progetto, un programma”.
E’ lecito pensare che il caso Gesema sarà influente di qui a qualche mese e, chissà, probabilmente sarà presente nell’agenda di tutti i candidati che concorreranno a prendere il posto di Giovanni Romano, per orientare le opinioni anche in base alle soluzioni proposte.
Sara C. Santoriello