Secondo i dati dell’Abi (Associazione delle banche italiane), a seguito di un’indagine portata avanti su un campione di 84 banche (a coprire l’80% del mercato italiano), emergerebbe una crescita dei mutui erogati, nei primi otto mesi del 2014, del 28,6% rispetto allo stesso periodo del 2013, per un totale di 15,6 miliardi di euro di mutui. La crescita è significativa anche rispetto allo stesso periodo del 2012, quando l’ammontare totale erogato fu pari a 13,9 miliardi.
Il principale contributo alla crescita del mercato è dovuto alle recenti azioni della BCE di Mario Draghi, e dunque alle discese dei tassi BCE (ridotto allo 0,05%) ed alla decrescita degli indici Euribor, ai minimi storici, con gli Euribor ad una ed a due settimane sotto lo zero. Ne conseguono, chiaramente, benefici per i contraenti di mutui a tasso variabile, tanto che, spiega l’Abi, in crescita sarebbe soprattutto l’erogazione di questo genere di mutui, tanto che, di quelli erogati nei primi otto mesi del 2014, costituirebbero circa il 79,7%, contro il 77,2% del 2013 ed il 69,1% del 2012.
Secondo i dati dell’Omi (l’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate), sul fronte delle compravendite vi sarebbe un calo del 3,6%, rispetto ai primi otto mesi del 2013, flessione tuttavia contenuta all’1% nel residenziale, mentre le città capoluogo resterebbero in positivo, segnando un +1,8%, con un picco del +3,8% nei primi otto comuni d’Italia.
Nicola Lombardi