Circa un anno fa abbiamo intervistato Federica Di Martino per l’apertura dello sportello di ascolto a cura dell’associazione Human Gender. Col tempo, il gruppo ha organizzato tante altre iniziative, fino alla pubblicazione di un opuscolo, “Autodeterminiamoci“, che corona un anno di battaglie per la diffusione di una coscienza sociale in materia di genere.

Il lavoro di Human Gender parte da lontano. Da quando, nel 2016, aderì alla manifestazione della rete Non Una Di Meno, passando subito dopo alla costruzione della mobilitazione nazionale dell’8 marzo 2017. Più di recente il gruppo ha organizzato l’incontro con Carla Ciccone, per discutere del mondo dei medici non obiettori, e poi ancora la campagna che ha visto alcuni attivisti salernitani impegnati nella pratica di “stacchinaggio” di alcuni manifesti di partiti ed associazioni riconducibili al fascismo, che ritraevano l’ideale della donna bianca come madre, figlia o sorella, sottomessa alle logiche patriarcali.

Autodeterminiamoci” ha coronato questo lavoro attraverso la mappatura delle farmacie territoriali che praticano l’obiezione diretta e indiretta. L’opuscolo, realizzato grazie al contributo di altre realtà presenti in provincia, si è concentrato sul tema della contraccezione e dell’accesso ai servizi per persone agli albori del percorso di transizione. L’opuscolo informativo si è poi trasformato in una pagina facebook che quotidianamente fornisce informazioni ed aggiornamenti sullo stato dell’arte dei temi trattati.

Lo scorso 27 dicembre, presso lo spazio Riff Raff, il gruppo ha presentato con Tatiana Montella il Piano Femminista contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Molte donne non hanno il coraggio di mettere fine alle proprie relazioni in caso di violenza, anche per paura dello sciacallaggio mediatico e sociale, che nel Sud Italia viene accentuato da una tradizione patriarcale consolidata. Momenti simili non sono mere pratiche di autocoscienza, ma momenti di confronto e dibattito che permettono la creazione di una comunità pronta all’ascolto e all’aiuto. Il racconto passa attraverso le storie di tutte quelle donne che hanno trovato il coraggio di denunciare, creando una spirale di forza che potrebbe spingere altre donne a fare lo stesso.

Human Gender non è uno spazio in cui si trattano temi complessi. Tutt’altro. Ogni giorno veniamo posti di fronte alla crudeltà della realtà in cui viviamo. Pregiudizi, sguardi e commenti spesso feriscono più della violenza fisica: le vittime di qualsiasi retaggio sono sopratutto i giovani, alle prime armi con il proprio approccio alla sessualità, con tutte le paure e le ansie del caso. Un altro tema che sta emergendo al centro del dibattito è quello dell’assistenza sessuale alle persone diversamente abili, che sarà sicuramente protagonista nel corso delle prossime iniziative dello spazio.

Salerno non è una provincia esente da fenomeni di femminicidio e di violenza, per cui non può considerare come inutili o superati alcuni momenti di sensibilizzazione.

Una settimana fa a Cava de’ Tirreni, ad esempio, una donna è accoltellata dal marito dopo una serie di litigi. Un rapporto conflittuale che ha portato alla tragica decisione di metter fine ad una vita. Curioso che proprio la sera prima, il compagno della signora avesse condiviso su facebook un post in cui si leggeva a chiare lettere “La famiglia è la cosa più importante del mondo“.

Ciao Nunzia, che la terra ti sia lieve.

Sara C. Santoriello

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