A Osio Sotto (Bergamo) il 2 novembre Thomas Torelli ha presentato il suo documentario Food reLOVution, un’indagine sulle scelte alimentari nell’età contemporanea con interviste a fisici, filosofi e ambientalisti. Torelli, che ha cominciato la propria carriera come montatore e fotografo, è conosciuto ad oggi principalmente per “Un altro mondo” e “Dall’altra parte della luna”, un rockumentary sui Negramaro.
Proprio di “Un altro mondo” è l’ideale successore questo Food reLOVution, dove il legame tra ambiente e scelte alimentari consapevoli viene evidenziato costantemente. Basti pensare che il primo titolo dato a questo film era “Serial Killers: inconsapevoli consumatori”.
Il film di Torelli si basa sull’assunto, riportato anche sulla pagina usata su Indiegogo per raccogliere fondi, che “scegliere ciò che mangiamo con consapevolezza è un atto rivoluzionario che può cambiare il mondo.”
A qualcuno potrebbe sembrare un’esagerazione (e forse lo è), ma un concetto simile sta alla base di diverse opere, tra cui, sicuramente, “Se niente importa” (Eating Animals) di Jonathan Safran Foer, nel quale la questione del consumo di carne è legata indissolubilmente all’industrializzazione degli allevamenti.
Il progetto di Torelli è anche un perfetto esempio di come la rete sia il luogo dove, oltre a vedere realizzati i nostri impulsi più folli (si pensi allo stalkeraggio sfrenato) vi è anche la possibilità di promuovere progetti, per esempio grazie al crowdfunding o finanziamento collettivo. Infatti il regista romano si è servito della piattaforma Indiegogo per raccogliere gran parte dei fondi necessari per girare Food reLOVution.
Sulla sua pagina di Indiegogo Torelli ha inserito una breve presentazione del progetto e compilato una lista delle persone intervistate tra cui figurano certi nomi notevoli come quelli di Vandana Shiva, attivista e ambientalista indiana e Carlo Petrini, fondatore dell’associazione Slow Food. Inoltre, sempre su Indiegogo, è presente la sezione “Di cosa abbiamo bisogno” in cui Torelli entra nei dettagli riguardo a cosa servano i soldi chiesti ai visitatori. Il tutto rigorosamente bilingue in italiano e in inglese.
Grazie alla pagina su Indiegogo il progetto Food reLOVution ha ricevuto 41,234 euro. Per ogni donazione era prevista una sorta di ringraziamento: donando 5 euro si sarebbe stati ricompensati con un grazie virtuale, limitato al sito ufficiale del progetto e alla pagina di facebook. Passando per download, anteprime, cd con la colonna sonora e shopping bag, si arrivava alla possibilità di essere accreditati, donando 3500 euro, come produttore associato.
Forse qualcuno avrà visto quella scena di Hollywood, Vermont in cui un personaggio chiede “Che cosa fa esattamente un produttore associato?” e il personaggio interpretato da William H. Macy risponde “è un titolo che offri alla segretaria quando non ti puoi permettere di darle un aumento.”
Per chi dunque avesse voluto sentirsi più importante, nella pagina di Indiegogo era anche possibile diventare “co-produttore” contribuendo con una donazione di 7500 euro (una persona lo ha fatto, e tre sono diventate produttori associati).
Con Food reLOVution, secondo quanto dichiarato in un’intervista a Federica Giordani, il regista Torelli vuole soltanto dire “mangia quello che vuoi ma informati, capisci, interrogati su quello che c’è ne tuo piatto“. Il film quindi non ha intenti moralizzatori e l’affermazione di Torelli ricorda lo spirito di una nota frase di Pasolini (della cui morte ricorreva l’anniversario proprio il giorno della presentazione del film): “Il moralista dice no agli altri, l’uomo morale solo a se stesso.”
Luca Ventura