Nel febbraio 2014 erano stati mandati a processo l’ex patron dell’ILVA Emilio Riva (morto nell’aprile 2014) e due ex manager del gruppo, Angelo Mormina, managing director di Deutsche Bank, e una dirigente, Mario Turco Liveri e Agostino Alberti, rispettivamente responsabile finanziario e responsabile fiscale del Gruppo Riva. L’accusa nei loro confronti era di evasione delle imposte sui redditi, falsa rappresentazione nelle scritture contabili mediante la creazione di elementi passivi fittizi con lo scopo di pagare meno tasse.
Ecco quanto si leggeva nel capo d’imputazione: «Gli indagati nella dichiarazione dei redditi per il 2007 ponevano in essere una complessa operazione di finanza strutturata all’unico scopo di consentire alla consolidata Ilva Spa l’abbattimento del reddito, mediante l’utilizzazione di elementi passivi fittizi per 158 milioni di euro e conseguentemente per la consolidante Riva Fire Spa, una pari riduzione della base imponibile per un’evasione di imposta Ires pari a 52,4 milioni di euro».
Mercoledì scorso Emilio Riva, gli ex manager dell’ILVA ed il dirigente della Deutsche Bank, rei di frode fiscale da 52 milioni di euro, sono stati assolti. Per richiesta del pm Stefano Civardi gli imputati hanno pagato soltanto le sanzioni amministrative previste e nel caso di Riva il reato si è concluso con il suo decesso.
«Il fatto non è più previsto dalla legge come reato»: questa la formula scritta nel dispositivo con cui al Tribunale di Milano si è chiuso il processo.
Tramite i due decreti attuativi della delega fiscale approvati dal governo Renzi ed entrati in vigore il primo ottobre l’abuso del diritto (il comportamento che racchiude tutte le operazioni che, pur nel rispetto formale delle norme, realizzano vantaggi fiscali indebiti per le imprese) è stato depenalizzato e pertanto in questo caso restano solo le sanzioni amministrative.
A detta di Francesco Greco, pm a capo del pool reati finanziari della Procura di Milano, la nuova legge è alquanto ambigua e male strutturata «per il contrasto che si potrebbe creare tra frode fiscale e abuso del diritto». Esistono casi di abuso del diritto che non sono fraudolenti?
Vincenzo Nicoletti