Ecco il post discutibile pubblicato da Alessandra Moretti, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Regionale del Veneto, sulla propria pagina Facebook, dopo la schiacciante vittoria del No al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre.
Ecco le parole della Moretti:
“Nella vita ho imparato che le sconfitte servono più delle vittorie. In politica soprattutto, quando perdi acquisisci simpatia da parte di quello stesso popolo che fino a qualche minuto prima ti odiava. Eh già, perché in questo Paese di mediocri e di invidiosi, chi ha successo va malmenato, va ridimensionato, va punito. Ieri sera Matteo Renzi ha ammesso la sconfitta e con la sua umana coerenza ha dato le dimissioni assumendosene tutta la responsabilità.
1015 giorni in cui mai nessun Governo ha fatto tante riforme in così poco tempo. Un Governo guidato da un giovane Presidente che si è battuto per restituire all’Italia la dignità e la credibilità che si merita, in Europa e nel mondo. Un giovane che con generosità e tenacia ha dimostrato che la politica può essere una cosa bella e grande quando persegue i propri ideali portando avanti quelle riforme che non parlano solo di economia ma anche di civiltà. Io sono fiera di Matteo Renzi e gli sono grata per come ha condotto questa grande battaglia e per come ha ammesso la sconfitta. Volevamo diminuire il numero delle poltrone e gli enti inutili. Alla fine, a lasciare la poltrona è l’unico che meritava di restare.
Abbiamo conquistato, da soli e contro una parte del PD, il 40% dei consensi. Ripartiamo da qui con una leadership autorevole. Perché dalle sconfitte ci si rialza più forti di prima e noi siamo già in piedi a guardare al futuro senza paura”.
La Moretti ha definito gli italiani mediocri e invidiosi. Parole dure, durissime, che probabilmente, su segnalazione di qualcuno, hanno portato la vicesindaca di Vicenza a modificare il testo, che adesso si presenta in questo modo:
“Nella vita ho imparato che le sconfitte servono più delle vittorie. In politica soprattutto, quando perdi acquisisci simpatia da parte di quello stesso popolo che fino a qualche minuto prima ti odiava. Eh già, perché chi ha successo va malmenato, va ridimensionato, va punito. Ieri sera Matteo Renzi ha ammesso la sconfitta e con la sua umana coerenza ha dato le dimissioni assumendosene tutta la responsabilità.
1015 giorni in cui mai nessun Governo ha fatto tante riforme in così poco tempo. Un Governo guidato da un giovane Presidente che si è battuto per restituire all’Italia la dignità e la credibilità che si merita, in Europa e nel mondo. Un giovane che con generosità e tenacia ha dimostrato che la politica può essere una cosa bella e grande quando persegue i propri ideali portando avanti quelle riforme che non parlano solo di economia ma anche di civiltà. Io sono fiera di Matteo Renzi e gli sono grata per come ha condotto questa grande battaglia e per come ha ammesso la sconfitta. Volevamo diminuire il numero delle poltrone e gli enti inutili. Alla fine, a lasciare la poltrona è l’unico che meritava di restare.
Abbiamo conquistato, da soli e contro una parte del PD, il 40% dei consensi. Ripartiamo da qui con una leadership autorevole. Perché dalle sconfitte ci si rialza più forti di prima e noi siamo già in piedi a guardare al futuro senza paura”.
La signora Moretti per poter vincere deve interpretare le ragioni delle sconfitte . Altrimenti ne infilera’una dietro l’altra. Come successo nel Veneto e con la schiforiforma. Inveire contro i cittadini italiani servirà solo a aumentare la sua antipatia e la sua spocchia già presenti nel suo Dna .
Più che solo antipatia e spocchia per la Moretti si pone un altro problema.Il problema è capire, ma per lei evidentemente è difficile, un concetto fondamentale: il popolo sovrano quando usa la scheda ha sempre ragione.