Encanto: la Colombia e la vera ricchezza della vita illustrate dalla Disney
Ecanto Fonte: https://www.supergacinema.it/cinema-news/encanto-trama-doppiatori-tutto-sul-nuovo-film-disney-video-trailer.html

Encanto” è il nuovo capolavoro della Disney diretto dai registi Howard Byron e Jared Bush assieme a Charise Castro Smith. Toccando aspetti delicati pur tuttavia accompagnati da immagini e musiche degne di nota, Encanto racconta della Colombia e della famiglia Madrigal intrecciando le vicende di quest’ultima agli eventi e alle tradizioni del Paese.

Sono stati anni difficili per l’America Latina quando gli abitanti delle piccole comunità venivano brutalmente cacciate dalla propria terra, costrette ad emigrare e andare incontro ad un futuro incerto. È durante una di queste fughe che Pedro decide di sacrificarsi abbandonando per sempre sua moglie Alma e i tre gemelli Julieta, Pepa e Bruno. Da questo sacrificio ha avuto origine un “milagre“, un miracolo: una candela cerimoniale appare dinanzi ad Alma e, senza mai smettere di bruciare, dà improvvisamente vita a tutto ciò che fino a qualche attimo prima sembrava bruciare e morire. Nasce così la piccola cittadina di Encanto dove numerose famiglie, tra cui i Madrigal, si stabiliscono. Da quel momento, inoltre, ogni membro della famiglia Madrigal riceve in dono un potere speciale: Bruno è in grado di predire il futuro, Luisa possiede una forza sovraumana, Antonio può parlare con gli animali. Con immenso dispiacere di nonna Alma che desidera servirsi del miracolo per porsi a servizio della comunità, Mirabel non possiede potere alcuno. Ogni evento è un’occasione per raccomandarsi che nessuno osi interferire con la perfezione cui aspira. La protagonista, Mirabel, sentendosi “diversa” poiché sprovvista di abilità speciali, cerca allora di aiutare la propria famiglia che mai non necessita del suo aiuto. Sarà però lei, durante la celebrazione del miracolo del piccolo Antonio, a notare che qualcosa di strano sta accadendo all’interno della Casita, la magica casa in cui l’intera famiglia vive. Nessuno sembrerà vedere quello che Mirabel vede, pertanto, ancora una volta, dovrà contare sulle sue sole forze per scoprire cosa si cela dietro le crepe che stanno minando la stabilità della casa, della sua famiglia, e di Encanto. Riuscirà così a risolvere il misterioso puzzle grazie all’aiuto di un personaggio inaspettato.

Encanto Disney
Mirabel e suo zio Bruno

Una fotografia della Colombia

Encanto nasce molto prima, almeno cinque anni fa, quando i registi contattarono Lin-Manuel Miranda e partirono per la Colombia alla ricerca di elementi che ben potessero rappresentare il Paese all’interno del film. Ma ad offrire spunti fondamentali è stata anche Alejandra Espinosa Urbe, letterata di professione, proprietaria di una libreria e guida turistica. «È stata lei a suggerire che Mirabel avesse un legame con la nonna Alma e non con il nonno, com’era previsto originariamente, perché in America Latina sono le donne che hanno il compito di tramandare.» Espinosa Urbe, nel ricordare come tutto ebbe inizio, afferma che «nel 2017 alcune persone della Disney che volevano girare un film sulla Colombia mi contattarono per un tour culturale e storico della regione dove le tradizioni sono ancora vive e si può viaggiare nel presente e nel passato del paese.» Accettata la proposta, accompagnò il gruppo mostrando loro le strade di ciottoli e le case costruite con la terra. «Il primo passo è stato far conoscere ai registi la storia del paese. Non sono informazioni che si vedono nel film, ma servivano affinché l’universo che volevano presentare avesse un senso logico e fosse verosimile.»

La scena in cui Alma, Pedro e i loro bambini sono costretti ad abbandonare la propria terra è difatti un riferimento al dramma degli sfollati interni al paese in seguito al conflitto civile, che secondo il Centro nacional de memoria histórica ha provocato più di sei milioni di vittime. L’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite specializzata nel fornire protezione internazionale e assistenza materiale ai rifugiati, ha più volte parlato di “crisi invisibile” della Colombia affermando che «sono 7.671.124 gli sfollati interni, colombiani che sono stati costretti a fuggire dalle proprie case ma non hanno cercato salvezza in un altro Paese. […] L’UNHCR ha notato un aumento degli omicidi e delle minacce contro i difensori dei diritti umani e i leader delle comunità.» Una situazione drammatica che ancora oggi non trova un punto d’arresto ma che, al contrario, continua a causare migliaia di sfollati, ragion per cui diverse Associazioni si battono affinché possa tale conflitto cessare di esistere; affinché si possano aiutare le innocenti vittime di un sistema tirannico.

Un altro aspetto ritenuto importante dai registi del film è stato quello della biodiversità, rappresentata dal piccolo Antonio. «Ho lavorato molto su Antonio, il più piccolo della famiglia. La sua stanza doveva essere incentrata sul tema della biodiversità. Quando me l’hanno detto, ho risposto: “Allora la camera di Antonio dev’essere come la foresta tropicale del Chocó, una delle foreste tropicali con la maggiore biodiversità di tutto il pianeta.» Essa viene difatti definita un “hotspot di biodiversità”, spesso oggetto di minacce da parte della deforestazione, dei raccolti illegali, dall’invasione dell’agricoltura. Come sensibilizzare il piccolo (e grande) pubblico se non attraverso meravigliose immagini di ambienti naturali di cui si prenderà cura il piccolo Antonio?

Encanto Disney
Antonio e la biodiversità

La Casita rappresenta invece un personaggio a sé stante poiché piena di colori, di vitalità, di oggetti che evocano l’essenza colombiana: balconi con farfalle gialle, pappagalli e tucani; campi di caffè e mais; ceste di vimini dove vengono preparati alcuni dei piatti tipici come le arepas, focaccine di farina di mais, e la zuppa “ajiaco”.

Encanto Disney
Guatape, Colombia

La bellezza della normalità

Ma qual è l’encanto finale che la Disney vuol mostrare al pubblico? Mirabel, come già detto, è una ragazza “normale” poiché sprovvista di poteri, circondata da persone “speciali”. La sua caparbietà catapulterà gli spettatori nella ricerca della propria straordinarietà. I doni finiranno per rappresentare la maschera che ciascuno di noi quotidianamente indossa al fine di celare le proprie debolezze e i propri limiti. Al contrario, la normalità di Mirabel rappresenterà la capacità di saper guardare e andare oltre l’apparenza, la capacità di vedere ciò che gli altri – concentrati solo sulla propria immagine – non riescono a vedere. Le crepe che turberanno l’armonia e la bellezza della Casita non sono altro, dunque, che le crepe interiori dell’essere umano, la rottura dell’equilibrio dinanzi alla scoperta della non-perfezione. La stessa capofamiglia, nonna Alma, alla fine del film farà i conti con questo aspetto della realtà: mettendosi a nudo, parlerà a Mirabel del suo passato e del dolore di cui si è fatta carico in seguito alla perdita del giovane marito Pedro, nonno della stessa Mirabel. La Disney vuol dunque evidenziare come sia possibile ritrovare sé stessi proprio grazie alle crepe perché nessun superpotere può sopperire alle difficoltà e alle mancanze della vita, perché l’unico vero dono speciale è la consapevolezza, è la capacità di reagire di fronte agli ostacoli.

Encanto propone quindi una riflessione sulla propria condizione di essere umano e sulla propria unicità, e sull’importanza dei legami parentali, del mettersi a nudo coi propri cari, poiché è l’unione a far la forza, a dare il coraggio necessario per affrontare le sfide del quotidiano e per far sì che il dolore non sia la condanna di uno ma il collante per tutti. La Casita, in questo senso, rappresenta il luogo per eccellenza in cui coltivare i legami, il porto sicuro per ciascun membro della famiglia, in cui la magia è rappresentata dall’amore. Questo è senza dubbio il vero Encanto della vita.

Encanto Disney
La famiglia Madrigal e la sua Casita

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