La città di Benevento in queste ore rivive il dramma alluvione: era il 2 ottobre 1949 quando il fiume Calore esondò, inabissando una parte intera della città. Dopo poco più di sessantasei anni il Calore straripa nuovamente: “Un fiume in piena così non se lo ricordava più nessuno“
Benevento, città già “abituata” al dramma alluvione, in queste ore rivive la sua storia; un fatto che per tanti è nuovo, ma che per molti è memoria. Nella notte del 15 ottobre 2015, a distanza di sessantasei anni, il fiume Calore ha straripato di nuovo.
Il Sannio, all’alba, si è svegliato nella morsa del maltempo e il luogo più colpito è stato proprio il capoluogo di provincia Benevento. Intere zone della città sono state inghiottite dal fango e dai detriti trascinati dal fiume, che in alcune zone ha spaccato gli argini. Ad essere maggiormente colpita è stata la zona bassa di Benevento ed in modo particolare: via Ponticelli, Zona Pala Adua, Rione Ferrovia, contrada Pantano, contrada Santa Clementina, via dei Longobardi, via Cosimo Nuzzolo e la zona industriale di Ponte Valentino. In provincia si segnalano criticità in diversi comuni tra cui : Solopaca, Cautano, Reino, Pesco Sannita, Vitulano, Dugenta, Guardia Sanframondi e San Giorgio la Molara. L’ondata di maltempo che in queste ore si è abbattuta sull’Italia sta mettendo in ginocchio il Centro-Sud. Dopo i disastri in Abruzzo e nel Lazio ora la conta dei danni tocca alla Campania, dove la violenta pioggia non ha risparmiato nessuno.
Nel 1949 i danni alla città furono davvero ingenti e le vittime registrate 20, oggi, invece, la paura è stata tanta e i danni comunque tantissimi con un bilancio, allo stato attuale, di 2 morti nei Comuni di Pago Veiano e Montesarchio. In queste ore si sta tentando di ripristinare al meglio la situazione che, almeno, dal punto di vista meteorologico sembra non essere più così critica. Quel che resta sono i danni elevanti per quanto riguarda l’agricoltura e l’industria. Con l’aiuto delle istituzioni e non, la città di Benevento sta provando a rialzarsi attraverso grandi gesti di solidarietà da parte di quanti si stanno già armando per tornare alla normalità.
Rossella Mercurio