“L’Italia che non si vede”: è questo il tema, il pilastro su cui si poggia, per poi mostrarsi fiera, la nuova iniziativa che avrà luogo al teatro Summarte (Somma Veuviana, NA).
In onore dell’ “Arlecchino”, quella sala cinematografica che per cinquant’anni ha costituito un punto fondamentale per la cultura della provincia, il patrocinio di UCCA (coadiuvante di Fontana Chiara), l’ArciMovie e lo stesso Summarte hanno portato avanti il progetto Somma al Cinema, portavoce di un’arte catartica che non deve essere eclissata.
I film selezionati toccano temi e problematiche finalizzate a toccare la sensibilità collettiva, che spingono il pubblico alla riflessione, a quell’empatia che permette di non dimenticare realtà scomode che si fanno sempre più vicine ai nostri tranquilli scenari.
La prima proiezione, “Le cose belle” di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, ha ad esempio messo in scena gli importantissimi valori del coraggio, della convinzione e dell’aver la tenacia di perseguire i propri sogni, in una società spoglia di convinzioni e verità.
Ancora, “Napolislam“di Ernesto Pagano, pone sotto una realistica lente le vicende di napoletani convertiti all’islam, in un racconto di non-vita, che è stato impunemente escluso dalle proiezioni dopo le atroci vicende che hanno visto Parigi protagonista.
Il programma di Somma al Cinema prevede tali iniziative, che sfiorano anche opere tragicomiche, per il puro diletto dello spettatore:
13 gennaio: “Le cose belle” di A. Ferrente e G. Pipierno
27 gennaio: “Ogni cosa è illuminata” di Liev Schreiber
03 febbraio: “Cloro” di Lamberto Sanfelice, che mette in scena i disagi che possono sorgere quando si è costretti a vivere lontani da dove si è cresciuti.
10 febbraio: “Janara” di Roberto Bontà Polito
17 febbraio: “Short Skin” di Duccio Chiarini
24 febbraio: “La famiglia Bélier” di Éric Lartigau, un quadretto della vita di Paula, imprigionata in una famiglia che tocca picchi di inettitudine e di sicurezza verghiana.
02 marzo: “La bella gente” di Ivan De Matteo
16 marzo: “Airbag” di Juanma Bajo Ulloa
23 marzo: “Vergine Giurata” di Laura Bispuri che mette in scena un dramma tra i più intimi e personali: il non accettarsi, il non rispecchiare i propri canoni, il vedersi diversi da ciò che in realtà si è. Hana è un uomo, ma tutti la vedono donna. E’ un uomo che deve ritrovare se stesso e un corpo tutto nuovo.
30 marzo: “Mio Cugino” corto del giovane regista sommese Raffaele Ceriello, e di seguito i corti di Vincenzo Caputo
06 aprile: “Napolislam” di Ernesto Pagano
13 aprile: “Pranzo di Ferragosto” di Gianni Di Gregorio
20 aprile: “Lei disse si” di Maria Pecchioli
Tutti gli interessati possono partecipare anche acquistando abbonamenti e affiliazioni, a questo come ad altri progetti del fervente cantiere del Summarte.
Alessia Sicuro