JE SUIS CHARLIE, TOUJOURS!
Charlie Hebdo colpisce ancora: una vignetta sulla tragedia che ha coinvolto l‘hotel di Rigopiano. La vignetta del cinquantennale settimanale francese ha un’altra volta sollevato l’indignazione degli italiani: la nera Morte, a bordo di due sci, scende su una slavina e dice «y en aura pas pour tout le monde». Un colpo all’anima della nazione. Ci meritiamo questo, dopo essere stati tutti Charlie Hebdo?
I leoni da tastiera non si sono fatti attendere: infatti sul profilo Facebook di Charlie Hebdo hanno esternato tutto il proprio odio, con affermazioni nelle quali si pentivano di aver pianto per loro, alludendo addirittura a minacce fisiche. Letteralmente, “y en aura pas pour tout le monde” potrebbe essere tradotto con “non ce ne sarà per tutti”, e difatti l’italiano medio ha tradotto così il brocardo: «Italia – La neve è arrivata. Ma non ce ne sarà per tutti».
In realtà, però, è un’espressione ironica che i francesi sono soliti utilizzare per indicare una situazione di immediatezza, di far presto. In italiano il corrispettivo sarebbe «chi prima arriva meglio alloggia».
Interpretata così, la vignetta assume un altro senso; infatti, risulta essere una critica ai soccorsi che, la sera prima, non hanno ritenuto necessario intervenire subito all’hotel di Rigopiano perché, anche se in una situazione di blocco, considerati in sicurezza – ed i soccorritori hanno ritenuto che si trattasse di uno scherzo per le prime due ore. Infatti, come riportato, un’operatrice della Protezione Civile avrebbe respinto la segnalazione sui danni causati dalla valanga, ritenendola una bufala.
Abbiamo perso di nuovo: la macchina dei soccorsi è partita con due ore di ritardo, ed anche questa volta è arrivata prima la morte.
Ancora una volta, in una situazione dal forte impatto emotivo, siamo risultati “leggeri” e poco abituati alla satira.
Io sono Charlie Hebdo, anche oggi.
Michele Vignuoli
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