Le proiezioni parlavano di un 2017 come l’anno più caldo di sempre, ma i dati raccolti dalla NOAA e dalla NASA al momento smentiscono: il primato resta al 2016, mentre l’anno in corso potrebbe strappare la medaglia d’argento. Si tratta, in ogni caso, di un risultato preoccupante.

Dobbiamo smetterla di considerare il riscaldamento globale come una chimera e accettare l’innalzamento delle temperature come un dato di fatto ordinario e non più straordinario: anche in assenza di fenomeni climatici particolari, come El Niño dello scorso anno, le temperature restano superiori alla media.

Gli ultimi dati raccolti dalla NOAA e dalla NASA, nonostante piccole divergenze, parlano chiaro: gli ultimi quattro anni sono i più caldi mai registrati, anche se fortunatamente il picco previsto per il 2017 non è stato raggiunto e le temperature risultano più basse di circa 0,2° restando comunque più alte di 1,5° rispetto alla media dell’ultimo millennio.

Il pianeta non si raffredda nonostante l’assenza di fenomeni estemporanei ed eccezionali: questa è una pessima notizia, ancora più grave della possibile medaglia d’argento del 2017 come secondo anno più caldo di sempre.

I record climatici vengono sfortunatamente aggiornati ogni anno e gli ultimi dati della NOAA lo confermano: il mese di giugno 2017 si posiziona tra i primi tre più caldi mai registrati. Altri dati sconfortanti sono legati ai restanti mesi del 2017 che si posizionano al terzo posto nelle rilevazioni storiche per quel mese: in media, quindi, un anno omogeneamente più caldo.

Dovremmo imparare a convivere con temperature più alte della media, temperature che probabilmente continueranno a salire specialmente in Asia Centrale ed Europa Occidentale dove sono state registrate maggiori divergenze rispetto alle temperature medie degli anni precedenti. I dati NOAA e NASA poi si concentrano anche sugli Stati Uniti Sud-Occidentali, una regione vittima di situazioni climatiche eccezionali, con picchi tali da interferire ripetutamente con il traffico aereo.

Le rilevazioni possono così essere riassunte: i primi sei mesi del 2017 hanno registrato un aumento di circa 0,9° rispetto alla media del ventesimo secolo, con una temperatura di 13,5° – poco meno del 2016, ma comunque superiore al 2015. Gli esperti prevedono gli stessi risultati anche per i prossimi mesi a conferma di un 2017 caldissimo e del riscaldamento globale che non conosce pause.

Francesco Spiedo

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