In Italia arriva la legge a tutela dei pulcini maschi: nel 2027 ne sarà vietato l’abbattimento
Indagine di Essere Animali durante l’operazione di sessaggio dei pulcini

Dopo l’approvazione in Francia e in Germania, e a distanza di un anno e mezzo dal lancio della campagna di sensibilizzazione Stop strage dei pulcini maschi di Animal Equality, anche in Italia è stata finalmente approvata una legge a favore degli animali da allevamento. Un emendamento approvato dalla camera dei deputati la mattina del 16 dicembre, vieterà anche nel nostro Paese l’abbattimento selettivo dei pulcini maschi entro la fine del 2026.

Si tratta infatti di una delle tante pratiche crudeli dell’industria zootecnica, contro la quale le associazioni animaliste di tutto il mondo si battono da anni. La creazione di polli destinati appositamente a diventare carne, tramite tecniche di manipolazione genetica, i cosiddetti polli broiler, ha fatto sì che i pulcini maschi delle galline ovaiole vengano considerati scarti.

Secondo alcuni dati, le aspettative di vita di un pollo erano di 15-20 anni, mentre oggi i broiler vengono macellati regolarmente verso le sei settimane di vita poiché il loro tasso di crescita giornaliero è aumentato notevolmente rispetto a cinquant’anni fa.

Essendo naturalmente incapaci di deporre uova e inadatti a rispondere alle esigenze dell’industria della carne, a causa dei tempi di crescita troppo lenti, sono tra i 25 e i 40 milioni in Italia e 300 milioni in tutta Europa, i pulcini maschi che vengono uccisi ogni anno per mano dell’uomo. A sole poche ore dalla nascita, infatti, i pulcini maschi vengono separati dalle femmine, destinate invece a diventare galline ovaiole.

Immediatamente dopo il sessaggio, l’operazione che consente di stabilire il sesso dei pulcini, i maschi vengono soffocati all’interno di sacchi o triturati vivi: pratiche inaccettabili che finalmente verranno abolite dopo l’approvazione definitiva del Senato, che a breve verrà chiamato a pronunciarsi.

Dopo questa vittoria significativa, l’Italia dovrà impegnarsi a implementare macchine per il sessaggio degli embrioni in-ovo, che permetterà di identificare il sesso dei pulcini ancora prima della loro nascita.

Tale iniziativa è già stata intrapresa da Coop e da Assoavi, i più grandi produttori di uova in Italia, a seguito di un dialogo con Animal Equality

Intanto sono 359 i favorevoli, 32 gli astenuti e un solo contrario.

Benché l’Italia abbia fatto grandi progressi con l’approvazione della legge a tutela dei pulcini maschi, sostenere che gli animali abbiano finalmente ottenuto rispetto e dignità in quanto essere senzienti, è un’affermazione equivoca e fuorviante in un sistema antropocentrico che continua ancora a considerarli prodotti. Tuttavia, quella di Animal Equality è senz’altro una vittoria significativa che apre la strada a nuove proposte di legge.

«Oggi la Camera dei deputati ha compiuto una scelta di responsabilità e rispetto nei confronti di animali, esseri senzienti, che non possono più essere solo considerati scarti industriali. L’uccisione selettiva dei pulcini maschi che avviene ogni giorno nell’industria delle uova non può essere ancora considerata la normalità e oggi il Parlamento ha scelto di sostenere la nostra proposta che segue le linee dettate anche dell’Unione europea in materia di benessere animale. È tempo di favorire l’introduzione delle tecnologie in-ovo sexing anche in Italia, come già stanno facendo i produttori, e le istituzioni devono impegnarsi in questo percorso fondamentale per il progresso del nostro Paese e degli animali» sostiene Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia.

Melissa Sellitto

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