E niente. In Star Wars: Aftermath c’è un nuovo personaggio, ed è gay. Si, GAY.
E visto che questa settimana si è parlato tanto, troppo (e forse a vanvera) di omosessualità e di famiglie (roba che manco Totò Riina – a’ famigghia) Vi diamo il buongiorno e benvenuto a Satire Wars con le parole con cui Chuck Wending, autore del sopracitato episodio, ha risposto a qualche fan incazzato di troppo:
“Se siete infastiditi dal fatto che ho inserito personaggi gay e un protagonista gay nel mio libro, non ho niente per voi. Non siete i buoni. Voi siete il malvagio e opprimente Impero. Se vi siete immaginati un mondo in cui Luke Skywalker possa essere infastidito dalla presenza di gay intorno a lui, non avete compreso lo spirito di Star Wars. Voi non siete l’Alleanza Ribelle. Siete il fottuto Impero. È come dipingere Gesù che picchia i lebbrosi, invece di tentare di curarli. Smettete di essere l’Impero. Unitevi all’Alleanza Ribelle. Qui abbiamo molto amore e accoglienza e buona musica e simpatici droidi”.
Lui è l’Impero.
L’Impero parla a vanvera di cose che non conosce.
L’Impero impedisce al simpatico Bill e ad altri ricchioni di vivere la loro vita a pieno e di amarsi.
L’Impero non è intelligente.
Non essere come il fottuto Impero.
Sii come Bill e lasciaci divertire con le spade laser, altrimenti ti blocchiamo la categoria Lesbian su YouPorn. Sì, è una minaccia. Ogni tanto anche noi ribelli siamo reazionari.
Frattanto, benvenuti a quest’ennesima puntata di Satire Wars: Una nuova Lasagna (c’è dell’autoironia, qui, nda). No, non ci siamo ancora scocciati di raccontarvi idiozie, per fortuna.
Se vi state domandando “ma che è ‘sta cafonata?”, allora non vi resta altro che provare a scorrere la top ten del meglio (che è sempre un po’ anche il peggio) della settimana di satira italiota. Abbiamo selezionato la specie e passato notti insonni per Voi.
Buon appetito!
Numero 10 fresco fresco di giornata, direttamente dalla stazione di Roma Termini:
Le automobiline della squadra mobile hanno rintracciato l’omino Umpa Lumpa, che sembrerebbe di origini italiane (purtroppo, ci speravamo, che fosse arabo, porca di quella miseria!), ma tranquilli, è stato già portato in carcere nella casa di Barbie. Dalla Batcaverna fanno sapere che è fuori di cocozza, comunque.
Situazione che è ben presto tornata alla normalità anche in metropolitana e nella stessa circolazione dei treni.
Per la posizione numero 9 andiamo nientedimeno oltre confine, grazie al prezioso aiuto della redazione Esteri che ci parla direttamente dagli studi giapponesi di Mergel Lina.
Sorprendente l’endorsement dell’Emily nazionale (ma di nazionalità statunitense) Rata ctrl+v, che entra a gamba tesa nel dibattito delle primarie negli Usa schierandosi apertamente con Bernie Sanders, candidato socialista contro Hillary Clinton, e noto mangia-bambini.
Per quelli che capiscono bene francese, tedesco ed altre 4 lingue, ma l’inglese proprio non è roba loro (tipo noi!), miss “Escile” ha twittato “Bernie fino alla fine, uomo!”.
Davvero inspiegabile. Com’è possibile che Emily voti Bernie Sanders e non si sia fatta ancora sedurre da Fassina?
Il dibattito alla sinistra del Pd ferve e Civati minaccia di scindersi da se stesso.
Posizione 8 per la solita e indiscutibile tempistica di Lercio, sempre sul pezzo. Altro che Agi e ANSA. Importantissime le rivelazioni su quella che sembrerebbe una svolta decisiva nel caso dei due marò:
Perché tutti pensano ai marò? Eh?!? E le foibe? (cit.)
Al numero 7 risata amara per Soppressatira, che ironizza così, per quel che c’è da ridere, sulla recente nomina di Marco Pucci a nuovo direttore generale dell’Ilva di Taranto, dopo un coinvolgimento non proprio positivo nel rogo Thyssen. Fa curriculum:
Posizione 6 che va, di diritto, alla serie Pallone&Cazzari, particolarmente densa di notizie questa settimana. Occhio, in primis, all’analisi del calciomercato, con saggezza di grande mister Vujadin Boskov che si complimenta così per l’ottimo trasferimento di Luiz Adriano.
L’attaccante rossonero è partito per la Cina martedì pomeriggio per firmare il nuovo contratto con una squadra dal nome impronunciabile, salvo poi rientrare già mercoledì a Milano per restarci.
In un giorno solo! Roba che manco Amazon!
Come poi non parlare della giornata di campionato appena conclusasi, tra gioie e dolori, maccaroni e lasagne.
L’oscar alla carriera per il miglior social media manager lo diamo (in testa, qualora ci fossero dubbi) al genio che gestisce i canali social della Barilla. Se infatti il gol di Maccarone al Milan e quello della favola Lasagna all’Inter sono due bei primi indigesti per le milanesi, la Barilla esce senza paura così su facebook:
Si freme dalla voglia di perdere clienti: ieri i gay, oggi gli interisti, domani il Mondo intero.
Emozioni forti anche nel big match del posticipo, Juventus-Roma, dove Danielone De Rossi incanta i presenti tentando di ammaestrare Mandzukic con un pacifico “Stai muto zingaro di m…..”. Eleganza e Bon ton, livello leghista.
Numero 5 per un complottismo da stadio di cui sentivamo decisamente il bisogno. Dopo il Frosinone in Serie A quest’anno è la volta di questa grande realtà, l’Alessandria, che affronterà questa provinciale di Milano, per provare a raggiungere il sogno di un intero popolo: sarebbe la prima volta che una squadra egiziana giunge in finale di Coppa Italia e la società islamizzata (e non islamica, sia chiaro) tutta sta facendo da giorni il tifo a suon di vuvuzela e kalashnikov e al grido di Allah uh Akbar.
GOMBLODDOH. VERGOGNA!!1!!1!11
Alla posizione numero 4, trash che più di così c’è solo Geordie Shore, non poteva mancare la Tette Cup universitaria. Come il Pelide Achille e il prode Ettore, più di Madre Teresa e con una poetica che ricorda da vicino Montale, anche i migliori cervelli della Cattolica e di altri importanti Atenei si sono sfidati a suon di ….tette.
La pacificazione sociale l’abbiamo raggiunta grazie alle minne e anche l’Università di Pisa, tra le altre, ci ha tenuto a rispondere alle provocazioni nonostante la carenza di fanciulle esibizioniste. Così:
Con il terzo posto entriamo sul podio di queste Satire Wars e resta da introdurre quello che, senza dubbio, è stato l’argomento più chiacchierato della settimana, con confini che vanno dal ddl Cirinnà alle reazioni di umanità varia che negli ultimi 7 giorni ha sentito l’impellente bisogno di parlare, parlare e parlare, nella maggior parte dei casi senza pensare nemmeno un secondo.
In ogni caso è un record!
Cominciamo con l’epic fail di Italo che, un po’ a sua insaputa, prima concede sconti “family” per arrivare a Roma in vista del Family Day, poi quando tutto il web ne parla e iniziano a boicottare il prodotto, le reazioni dei social media manager non sono ottimali.
Livello di rischio basso. Reazione di carattere puramente istituzionale:
Livello di rischio medio, da “Oddio ci stanno beccando”. Fate i simpatici e dimostrate sensibilità generica verso il tema:
Ed è subito caciara:
Italo, ovvero la dimostrazione che i treni possono viaggiare anche con un notevole ritardo culturale.
Dai più impensabili riferimenti storici…
…per ritornare alla più stretta attualità:
Secondo gradino del podio per Iddio, che interviene anch’Egli nella discussione per dare un aggiornamento importante, fondamentale, monumentale.
A pari merito con lode per la fantasia, l’estro e l’originalità della sceneggiatura a questo cartello, comparso durante la mobilitazione pro-unioni civili a Milano, a cui è difficile aggiungere altro.
Il primo posto di questa classifica, però, oggi lo dedichiamo, chiedendovi un minuto di raccoglimento e di compatimento:
– a quelli che andranno al Family Day a difendere la famiglia tradizionale, dall’alto dei loro 5 divorzi;
– a quelli che pensano che ci sia un’ideologia o una teoria Gender, a cui faremo sommessamente notare che non è altro che la traduzione inglese di genere;
– ai cardinali, parroci e vescovi tutti che vorrebbero curare i gay, trascurando i loro colleghi accusati di pedofilia;
– a quelli che dicono che vedere persone omosessuali rende tali, allo stesso modo in cui vedere persone alte rende ovviamente più alti;
– a quelli che credono che legalizzare i matrimoni gay aprirà la strada a ogni stile di vita folle, per cui le persone vorranno sposare i propri animali e nasceranno i primi figli mutanti, incroci tra un umano e uno struzzo;
– a quelli che dicono che “Sarri ha ragione e che Mancini è ricchione” ..Si dice “Gay”!;
– a quelli che non cambieranno mai.
Ma, in fondo, perché sprecare tante parole per le nostra Satire Wars, quando alla regione Lombardia che illumina il Pirellone con la scritta “Family Day” puoi rispondere semplicemente così?
“Non male l’idea di usare un palazzo degli anni ’50 per comunicare, con un sistema degli anni ’10, un messaggio del 1200” (Spinoza)
Antonio Acernese