Le tendenze che cambiano con il passare del tempo e che finiscono per diventare un vero e proprio business: è quanto sta accadendo già da tempo al settore dei matrimoni, ultimamente investito da un’ondata di novità.

Già il nome è mutato: non si parla più di matrimonio, bensì di wedding: un concetto più ampio che arriva direttamente dal mondo anglofono e che contempla molteplici aspetti tutti insieme, con buona pace dei più tradizionalisti e conservatori che non vedono mai di buon occhio questa ricerca spasmodica dell’esterofilia.

Al di là dell’aspetto letterale c’è anche una buona parte di sostanza; cambiamenti concreti quindi, non soltanto di concetto o di facciata. Tra i nuovi business a livello mondiale c’è anche il mondo del gay wedding: un qualcosa che fino a qualche anno fa era totalmente estranea al nostro paese ma che, negli ultimi anni, è entrata prepotentemente nel dibattito non solo italiano.

Le unioni tra persone dello stesso sesso rappresentano una realtà anche qui nel nostro paese: si parla delle cosiddette unioni civili, termine con il quale si intende il riconoscimento della convivenza che vede come protagoniste due persone unite da legami economici ed affettivi. Non si parla quindi ancora di nozze gay come avviene per altri paesi, ma è comunque un punto di partenza non indifferente, diventato realtà nel 2016, anche considerando quanto l’Italia sia portatrice di una mentalità conservatrice su tale tema.

Ebbene, a livello mondiale e non soltanto nostrano questo discorso ha dato il via ad un business sostanzioso fatto di viaggi di nozze, abiti, cerimonie e quant’altro ruoti attorno al concetto di unioni tra persone dello stesso sesso.

Basti pensare a confetti e rose arcobaleno, agli sposi dello stesso sesso presenti sulla torta, alla necessità delle persone gay di trovare punti di riferimento e agenzie in grado di organizzare un matrimonio o un’unione di questo genere. Un business nel business, dato che già quello dei matrimoni tradizionali è da sempre un settore molto florido dal punto di vista del giro di affari.

Dati alla mano, il settore dei matrimoni tradizionali è sensibilmente in calo, mentre quello delle unioni civili cresce ad un ritmo di +15% su base annua. Ecco perché si stanno aprendo a questo mondo anche soggetti che un tempo erano piuttosto restii a farlo: come ad esempio le grandi location esclusive, alberghi a 5 stelle o strutture varie, sempre più interessate a prendersi una fetta di questa grande torta.

E se in Italia, come detto, ancora non si sono raggiunti livelli di apertura di altri paesi, come ad esempio Belgio, Spagna, Svezia, Portogallo, Regno Unito, qualcosa inizia comunque a muoversi. Un po’ per spinte ideologiche, un po’, molto più venalmente, per il giro di affari che esiste intorno a queste nuove tendenze.

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