C’era una volta, in una Galassia lontana lontana l’universo di Star Wars. Scopriamo insieme cos’è accaduto a questa Saga tanto amata in tutto il mondo.
Nonostante i grandi consensi di pubblico e critica, sarebbe impossibile negare che questo famosissimo franchise abbia subito una profonda trasformazione dall’acquisizione del 2015 da parte di Disney.
L’ VIII Capitolo è giunto nelle sale di tutto il mondo giorni or sono ed è difficile non leggere notizie al riguardo.
Ma è davvero ciò che ci si aspettava?
Non si può di certo negare che Star Wars: Gli ultimi Jedi abbia sorpreso i fan, ma per alcuni sarebbero proprio i momenti più scioccanti quelli ad essere anche i più deludenti – a dimostrarlo è anche il punteggio assegnato dal Sito Internet Rotten Tomatoes, celebre aggregatore di recensioni, che lo posiziona come ultimo in classifica per gradimento dell’intera Saga. Al riguardo si è espresso anche l’attore Mark Hamill, interprete di Luke Skywalker, definendosi per nulla soddisfatto della storia del suo personaggio:
«I Jedi non si arrendono, è ciò che ho detto a Rian… e insomma, anche se Luke avesse avuto una crisi, sono sicuro che in un anno avrebbe provato a uscirne. E se avesse commesso un errore, avrebbe provato a correggerlo. Proprio su quel punto abbiamo avuto una differenza di visione fondamentale, e lì ho capito che non era più la mia storia ma la storia di qualcun altro. ”Avrei voluto vedere cosa ne avrebbe tratto George Lucas con la nuova trilogia. Ma stiamo parlando della prossima generazione di Star Wars, quindi ho quasi dovuto pensare a Luke come ad un altro personaggio. Forse è Jake Skywalker. Di sicuro non è il mio Luke Skywalker, ma dovevo fare quello che Rian voleva che facessi perché era ciò che serviva alla storia.»
Potremo parlare di come il film non voglia correre molti rischi o rispondere a domande che sono scaturite dopo la visione del Capitolo precedente – domande che probabilmente resteranno senza risposta – ma sarebbe meglio soffermarci su quella “rivoluzione” di cui parlavamo poc’anzi, non quella vista sul grande schermo ma quella che riguarda il processo di cambiamento al quale il franchise è stato sottoposto, forzatamente e senza pietà.
Il nuovo corso ha diviso fin da subito il pubblico; le prime due trilogie, così diverse tra loro, ci avevano abituato ad indimenticabili duelli con spade laser, scene d’azione mozzafiato, impensabili colpi di scena e, sebbene avessero anche loro dei difetti, erano entrambe intrise del vero spirito di Star Wars, quello inconfondibile. Le scene delle due trilogie in questione, lasciavano lo spettatore incollato alla poltrona, imprimendo per sempre quelle sensazioni negli stati d’animo di grandi e piccini.
Cosa è diventato quindi Guerre Stellari? Se dovessimo guardarlo isolando le forti emozioni di rivedere gli iconici personaggi e privandoci della voglia di trovare a ogni costo un qualcosa di familiare, diremmo un semplice ammasso di elementi inseriti alla rinfusa per accontentare tutti e senza nemmeno celarlo troppo; personaggi di ogni genere ed etnia inseriti per essere politically correct ad ogni costo, un carrozzone, un eco di quello che è stato, una macchina industriale che non si fa scrupoli ad inserire dei personaggi che non sono altro che dei “giocattoli animati”. Ricorderemo sicuramente tutti gli ewoks della trilogia originale, quegli adorabili “orsetti” che fecero la fortuna dell’appena nato merchandising di Star Wars ma sfidiamo chiunque a dire che lo scopo della loro creazione da parte di George Lucas fosse quello.
Ci riferiamo ovviamente ai Porgs, le minuscole creature presenti nel film. La maggior parte di coloro che ha già avuto modo di vedere la pellicola avrà magari anche apprezzato la presenza di questi esserini, piccole mascottes se vogliamo, eppure ai più potrebbe sfuggire che proprio attorno a questi apparentemente inutili personaggi la LucasFilm sembra aver realizzato un’operazione di marketing senza precedenti e, dopo aver visto il film, ci siamo seduti per capire se fosse davvero il caso.
La spiegazione, d’altra parte, potrebbe essere più semplice e non totalmente da attribuire all’aspetto del marketing: molti sostengono che nella pellicola, data anche la natura delle vicende narrate, si sarebbe sentita una crescente assenza di humour – dovuta anche alla mancanza di Han Solo – altri invece hanno spiegato che sull’isola di Skellig Island, che fa da sfondo alla maggior parte delle scene del film, ci fosse questa specie di volatile che riusciva a disturbare continuamente le riprese e che, quindi, gli esemplari siano stati sostituiti digitalmente, risolvendo un problema pratico.
Probabilmente la verità sta nel mezzo, anche se l’opportunità di creare qualcosa di eccezionale per il merchandising non sarà di certo sfuggita agli addetti ai lavori.
Crediamo che ci sia un gran numero di persone che si sono innamorati di questi Porgs e non c’è niente di sbagliato in questo, ma apprezzare un personaggio di un film è tutt’altra questione, soprattutto se si tratta di Star Wars. Le volpi di cristallo presenti nel film, ad esempio, sono quasi ugualmente superflue ma svolgono una funzione narrativa molto importante, i primi invece sono carini, anche simpatici a modo loro ma alla fine sono solo “ornamenti”.
Il film non è di certo un cattivo prodotto, resta comunque complessivamente piacevole anche perché “figlio” di una macchina produttiva importante e ben oliata, dotata di professionisti di primo livello. Eppure, lasciando la sala, si ha quella sensazione di delusione, di amaro in bocca. Ci eravamo lasciati due anni fa con l’eccitazione di conoscere quei nuovi promettenti personaggi – misteriosi, intriganti, potenti -, conoscere le loro storie, le loro motivazioni. Che fine hanno fatto quelle premesse? Perché incuriosire così tanto lo spettatore per poi lasciarlo a “bocca asciutta” e tradirlo? Queste domande hanno fatto infuriare così tanto i fan più accaniti che sono già partite le prime petizioni per cancellare questo episodio dal canone originale.
Spiega la richiesta: «Episodio VIII è una parodia. Distrugge completamente la saga di Luke Skywalker e dei Jedi. Distrugge le ragioni per cui alla maggior parte di noi fan piace Star Wars. Questa cosa può essere aggiustata. (…) Rimuovete Gli ultimi Jedi dalla saga. Rinviate Episodio IX e rifate Episodio VIII in maniera appropriata per redimere l’integrità e il personaggio di Luke Skywalker».
Non ci resta che aspettare “una nuova speranza”, passateci la frase, in arrivo il 20 Dicembre 2019, data di uscita del prossimo Capitolo, l’Episodio IX che arriverà per concludere questa prima – nuova – trilogia.
Giuseppe Palladino