Nei giorni precedenti alla famosa cena e nelle settimane successive, Pepe Reina è diventato l’uomo più discusso del mercato azzurro. Il presunto litigio tra il numero 25 del Napoli e il patron De Laurentiis ha scatenato innumerevoli speculazioni sulla permanenza dell’ex Liverpool, il cui contratto scade nel 2018 ed il cui rinnovo stenta ancora ad arrivare.

Da questa spiacevole situazione emerge però un solo interrogativo: è giusto continuare con Reina oppure no?

Il portiere della Nazionale Spagnola compirà a fine agosto 35 anni, non tantissimi per il suo ruolo, considerando anche che la durata media della carriera di un calciatore si sta allungando sempre di più. È una personalità di assoluto spessore nella rosa azzurra ed un punto di riferimento sia per i giocatori che per Maurizio Sarri, che ha espresso a più riprese la speranza di poter contare su Reina anche nei prossimi anni. Da non dimenticare poi che Pepe conosce perfettamente tutti gli schemi difensivi e di ripartenza di Mister Sarri e con la sua abilità con i piedi è in grado di poter dare il via alla manovra azzurra, fattore molto apprezzato dall’allenatore che quest’anno lo ha schierato anche quando non era in perfette condizioni, a dimostrazione della fiducia riposta in lui. Tutto ciò volge a favore di Reina e di una sua permanenza, anche per dare continuità ad una rosa ormai abbastanza vicina agli standard della Juventus.

Bisogna però tener conto anche dell’altra faccia della medaglia. Il Napoli è la seconda squadra in Serie A per conclusioni concesse, con una media di 9,8 a partita, e nonostante ciò è solamente la quinta per reti subite. Questo dato è sì da imputare ad una difesa che spesso tende a deconcentrarsi e a concedere conclusioni abbastanza banali, ma anche a diversi momenti di calo dello stesso Reina, capace di alternare grandissime prestazioni come quella di Roma ad altre purtroppo sciagurate, come quella di Firenze o nel doppio confronto con la Juventus in Coppa Italia, per citarne qualcuna. Altra nota dolente è risultata la mancanza di comunicazione tra lo stesso portiere e i due centrali. Tralasciando l’errore nella sfida di ieri sera con la sua Spagna, dove anche Pique dovrebbe spiegare perché ha fermato l’uscita dell’azzurro, Reina è parso spesso incerto nelle uscite in questa stagione, caratteristica che invece è sempre risultata un suo punto di forza, e nella lettura dei tiri dalla distanza, basti pensare ai gol di Bernardeschi o di Higuain. Errori sicuramente figli anche di una difesa che tende a concedere troppo ma anche allo stesso Reina, talvolta disattento e difficilmente decisivo con costanza.

Il Napoli pensa quindi a Skorupski Meret, Sarri invece pensa solo a trattenere Reina. La sensazione è che alla fine il portiere possa rimanere anche senza rinnovo (2,2 i mln offerti contro i 3,5 richiesti) per provare a dare continuità al progetto azzurro e tentare l’assalto scudetto nella prossima stagione. Dal canto suo però, la società ha ragione nel voler cercare, se non una certezza immediata, un futuro per la porta azzurra che non corrisponda ai nomi di Rafael Sepe, troppo lontani dalla squadra per poterlo rappresentare.

Andrea Esposito

fonte immagine in evidenza: goal.com

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