la ragazza nella nebbia il giallo d'aMARE
Fonte immagine di copertina: Rivistagradozero.com

La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi è un giallo tutto d’aMARE, anche sotto l’ombrellone, nel pieno del relax di agosto e delle ferie estive. Chi quest’anno, dopo il lungo e faticoso lockdown, può concedersi una pausa fuori città, non può che infilare in valigia il romanzo di Carrisi. Perché è un giallo d’aMARE contro ogni aspettativa, in grado di condannare ogni pregiudizio, che invita alla riflessione e appassiona. “La ragazza nella nebbia si legge d’un fiato“, così cita la quarta di copertina, riportando il commento di critica del Corriere della Sera.

Donato Carrisi, il genio del giallo italiano

Donato Carrisi nasce nel 1973 a Martina Franca, un comune in provincia di Taranto in Puglia. Studia giurisprudenza, si specializza in criminologia e scienza del comportamento. Oltre poi a diventare autore, si cimenta anche come sceneggiatore per serie tv e cinema. In quanto scrittore, viene oggi definito dalla critica come il genio del thriller, il maestro del giallo italiano. I numeri infatti lo confermano: la maggior parte dei suoi libri sono bestseller internazionali, pubblicati tutti ed esclusivamente da Longanesi.

Dal Il suggeritoreIl tribunale delle animeLa donna dei fiori di cartaL’ipotesi del male, Il cacciatore del buio, Il maestro delle ombreL’uomo del labirintoIl gioco del suggeritore, fino a La ragazza nella nebbia – dal quale è stato tratto il film omonimo con cui Carrisi ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente – il successo è stato sempre una camminata in salita. La ragazza nelle nebbia, edito nel 2015, è stato quindi anche riprodotto nelle sale cinematografiche, scaturendo un grande seguito. Un giallo d’aMARE, ma che si è fatto anche amare nel corso del tempo da parte del pubblico.

La ragazza nella nebbia: la storia

La ragazza nella nebbia, il giallo d’aMARE sotto l’ombrellone – ma non solo -, comincia con una telefonata nel pieno della notte. La chiamata arriva dalla casa del dottore Flores, l’unico psichiatra di Avechot, un’immaginaria, tranquilla e desolata cittadina sudtirolese. Si tratta dell’ospedale in cui presta servizio, c’è una richiesta urgente per una consulenza: l’agente speciale Vogel è rimasto vittima di un incidente stradale, causato dalla nebbia tipica di Avechot. Il fatto alquanto strano è che Vogel è illeso, ma anche in uno stato apparentemente confusionale. Non riesce a ricostruire l’accaduto e a spiegare come mai c’è del sangue sui suoi vestiti, seppur il suo viso sia pulito, senza nemmeno un graffio.

Il romanzo quindi, già dall’incipit, ci lascia dei quesiti importanti e cruciali: Cosa è successo quella notte nella nebbia di Avechot? Come mai l’agente Vogel ha delle macchie di sangue sugli abiti? Di chi è quel sangue? Ed è proprio da qui che inizia la storia, il tortuoso cammino che ci porta a delle stravolgenti risposte. Donato Carrisi stravolge la pace di Avechot, facendo cadere il velo di innocenza di molti volti.

La narrazione si sviluppa intorno all’indagine condotta dall’agente Vogel in merito alla scomparsa di una ragazza di sedici anni: Anna Lou Kastner. Si tratta di una ragazzina dai capelli rossi, molto introversa, timida e poco appariscente. La ragazza nella nebbia, Anna (interpretata al cinema dalla venticinquenne di origini russe Ekaterina Buscemi), è interessata prettamente ai gatti, alla sua famiglia e alla comunità della parrocchia del paese. Vogel inizia così il suo lavoro investigativo, prendendo in considerazione tutte le possibili strade.

Anche se il profilo della giovane si dissociava completamente dall’immagine di una fuga adolescenziale, di una “ragazzata improvvisa“, Vogel si ritrova a non dare nulla per scontato. C’è un’aurea di mistero troppo grande dietro quella scomparsa e lui lo intuisce fin da subito. La caccia al “mostro di Avechot” ha così inizio e quello che verrà a galla dalle pagine de La ragazza nella nebbia saranno verità impreviste e sconvolgenti.

Perché è un giallo d’aMARE

La ragazza nella nebbia di Carrisi è un giallo d’aMARE perché travolge e stravolge il lettore dalla prima all’ultima pagina. Avechot è apparentemente un paesino tranquillo, disperso tra i monti, appannato dalla nebbia e dalla foschia. Ma per Carrisi è molto di più: è un palcoscenico perfetto per mostrare la debolezza umana e la banalità del suo male. La scomparsa di Anna Lou non è solo la scomparsa di una ragazzina di sedici anni, bensì il venir meno di un senso di comunità e fraternità.

La ragazza nella nebbia, ovvero Anna, è la vittima di una scomparsa, ma quello che davvero interessa alla gente, all’informazione e ai media è il mostro da scovare e umiliare. Tutti i personaggi de La ragazza della nebbia costituiscono infatti una parte fondamentale dell’impianto narrativo: ognuno gioca una parte, ognuno contribuisce a camuffare o svelare le più insidiose manchevolezza dell’animo umano.

La ragazza nelle nebbia di Carrisi è un giallo d’aMARE perché appassiona anche chi non ama i gialli o non è avvezzo a leggerli. Perché in parte si tratta di una storia macchiata da complessi psicologici, che immergono il lettore dentro al personaggio, permettendogli di raggiungere perfino i meccanismi del suo pensiero. La ragazza nella nebbia da groviglio di voci, si trasforma in coro unanime, in cui ogni tassello sembra aver trovato la giusta collocazione.

Marta Barbera

Marta Barbera
Classe 1997, nata e cresciuta a Monza, ma milanese per necessità. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, attualmente studentessa del corso magistrale in Editoria, Culture della Comunicazione e della Moda presso l'Università degli Studi di Milano. Amante delle lingue, dell'arte e della letteratura. Correre è la mia valvola di sfogo, scrivere il luogo dove trovo pace.

2 Commenti

    • Ciao Ekaterina, abbiamo provveduto ad aggiungere la dicitura per l’interpretazione al cinema. Grazie per averci scritto!

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