L’indiscrezione lanciata nella giornata di ieri sulle pagine del Times, ha destato molto scalpore nel mondo del calcio: Mark Zuckerberg sarebbe interessato ad acquistare il Tottenham Hotspurs. La notizia si è diffusa a macchia d’olio, prima tra i tabloid inglesi, poi tra quelli di tutto il mondo, ovviamente interessati all’offerta che il 33enne co-fondatore di Facebook, già entrato nel mondo del calcio con l’acquisto dei diritti di alcune partite della prossima Champions League da trasmettere sul suo Social Network, avrebbe formulato per sbarcare in Premier League.
L’offerta da 1.1 miliardi di sterline sarebbe stata presentata dal fondo americano Iconiq Capitals, il cui proprietario è Divesh Makan e di cui Mr. Facebook, assieme a Sean Parker e Dustin Moskovitz (due degli altri 4 co-fondatori del social network), è un sostenitore dal lontano 2004. Le insistenti voci hanno costretto gli Spurs ad intervenire, tramite il loro sito ufficiale, per smentire qualunque trattativa tra la Iconiq e l’attuale azionista di maggioranza Joe Lewis, affermando di aver estinto i debiti per la costruzione del nuovo White Hart Lane grazie al sostegno delle banche Merryl Lynch, Goldman Sachs e HSBC e che il consiglio di amministrazione non sta discutendo alcuna offerta per la cessione del club, vice-campione d’Inghilterra.
L’offerta, o presunta tale, di Zuckerberg e soci sarebbe quindi stata respinta al mittente dagli Spurs, ma l’ingresso dei social nel mondo del calcio è semplicemente rimandato alla prossima stagione: dopo aver fatto sbarcare la Champions su Facebook (in America), Zuckerberg sta cercando di portare sulla sua piattaforma, ed anche su Twitter, gli Highlights delle partite del Mondiale del 2018 in Russia. Il quinto uomo più ricco al mondo è quindi intenzionato a continuare ad investire in questo sport e, per puro piacere o per tornaconto economico, a trasformarlo per renderlo sempre più social.
Andrea Esposito
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