La sessione di calciomercato estiva ha confermato ancora una volta la tendenza delle squadre, della nostra Serie A, ad ignorare i talenti del nostro campionato e preferire quelli che vengono dai campionati esteri.

Non ci stiamo ovviamente riferendo a Mandzukic, Kondogbia e Dzeko (che pure non stanno facendo i fenomeni), ma ai vari Alex Sandro, Vainqueur, Lopez. Giocatori, talvolta anche strapagati, che molto spesso ti fanno sorgere un dubbio: ma davvero non c’era nulla di meglio in Italia?

Prendiamo il caso dello spagnolo come esempio. David Lopez è arrivato al Napoli per 5 milioni di euro, non una cifra esagerata, viste quelle che corrono negli ultimi anni. In una stagione con la maglia azzurra ha dimostrato di essere un giocatore serio, di grande impegno e con una buona capacità difensiva. Tuttavia ha dimostrato anche grossi limiti a livello di dinamicità ed una tecnica molto inferiore rispetto a quella dei compagni di squadra. La domanda rimane la stessa: tra Serie A, Serie B e Primavera, non c’era un giocatore migliore dell’ex Espanyol, disposto a giocare i preliminari di Champions con il Napoli?

Rimanendo sempre all’anno scorso, possiamo ricordare anche la cessione di Cristante al Benfica per fare spazio all’arrivo al Milan di van Ginkel, in prestito dal Chelsea. Cristante sicuramente non era un fenomeno, ma valorizzare ciò che si ha in rosa non è meglio rispetto al diventare la squadra satellite dei Blues per un anno?

È quasi superfluo ricordare (ma sarebbe meglio dire infierire) sul passaggio al PSG di Marco Verratti, che le squadre di Serie A volevano prendere e lasciare in prestito al Pescara perché non ritenuto ancora acerbo per una big. Insomma, era pronto per giocare in Champions League ma non per andare in trasferta contro Chievo, Atalanta, Udinese e compagnia.

Oppure giocatori come Ashley Cole e Nemanja Vidic, venuti in Serie A a fine carriera, come se volessero fare una gita al mare e il nostro campionato fosse il posto giusto per fare soldi e continuare a giocare.

Controllando gli arrivi di quest’anno invece, sempre la Roma si è privata di Viviani, finito al Verona, per fare spazio a William Vainqueur, del quale ricordiamo i 38′ minuti shock contro il BATE e i 70′ minuti contro il Carpi. Non era meglio puntare sul classe ’92 Viviani, anziché bussare alla porta della Dinamo Mosca per il classe ’88 Vainqueur?

Possiamo ricordare gli arrivi dalla Spagna di Montoya e Suarez. Il primo è arrivato tra mille elogi, salvo poi finire in panchina per fare spazio a Santon (serve ricordare che l’Inter, in quel ruolo, ha ceduto Giulio Donati nel 2013?). L’ex Atletico Madrid è stato l’acquisto più oneroso della Fiorentina (che si è privata di Savic per acquistarlo) ed è anche l’unico protagonista in negativo dell’ottimo inizio dei Viola.

Potremmo anche parlare di quanto differenti siano stati i prezzi di mercato di Alex Sandro e Darmian, con il secondo che sta conquistando Old Trafford con grandissime prestazioni e il primo che non trova spazio con la Juve, o di come il Milan abbia preferito Bacca e Adriano, rispetto al rilancio di El Shaarawy, ceduto senza troppi rimorsi al Monaco.

È inutile quindi, storcere il naso quando leggiamo le convocazioni della Nazionale e non troviamo il cosiddetto top player. Le squadre di Serie A sono piene di fenomeni e bidoni stranieri, pagati anche a carissimo prezzo, e per i nostri ragazzi non c’è spazio.

Fonte immagine in evidenza: google.it

Andrea Esposito

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