Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto per l’approvazione dell’obbligatorietà dei vaccini, fondamentali per iscrivere i propri figli a scuola — per bambini di età tra 0 e 6 anni — scoppiano le prime proteste da parte degli enti e delle famiglie.

Primo fra tutti il MIUR, Ministero dell’Istruzione e dell’Università, il quale teme di avere un calo di iscritti a causa delle nuove procedure. A portare avanti la bandiera di questi reclami è la Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, la quale in un articolo del Corriere della Sera, del 12 maggio scorso, ha spiegato: «L’obbligo dei vaccini non deve andare contro il diritto all’istruzione — ha attaccato il Ministro — I due diritti costituzionali, quello alla salute e quello all’istruzione, devono essere entrambi garantiti».

Come si legge sull’Huffington Post, in risposta al Ministro Fedeli subentra il Dott. Roberto Burioni – medico italiano, ricercatore e professore Ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano – il quale, attraverso un post su Facebook ha spiegato: «Il fatto che il Ministro responsabile dell’istruzione di mia figlia possa esprimere pubblicamente una simile posizione mi fa orrore, e mi fa sperare che simili follie non trovino ospitalità nel Consiglio dei Ministri — ha aggiunto — dove non sono felice che sieda con un così delicato incarico una persona che da un lato difende il diritto all’Istruzione, dall’altro auspica che venga consentito infrangere il diritto alla Salute a fronte di un semplice pagamento in denaro».

La situazione è tanto critica quanto delicata: i due maggiori partiti in Italia — PD e M5S — sono contrari alle rispettive idee di gestione dei vaccini.
Il M5S, da sempre contrario, si trova al centro del ciclone dopo le varie dichiarazioni dei propri membri. Il leader Beppe Grillo è stato attaccato anche dalle testate giornalistiche d’oltreoceano come il New York Times, il quale dedica un editoriale alla vicenda dei vaccini in Italia, intitolandolo: “Populism, Politics and Measles” rispettivamente “Populismo, politica e morbillo”.

L’editoriale denuncia il partito pentastellato di essere un partito populista e di mettere in pericolo la salute delle persone, evidenziando come nell’ultimo periodo c’è stato un aumento dei casi di morbillo in Europa e soprattutto in Italia.

Il NYT ha paragonato Trump con Grillo spiegando come, tempo fa, il Presidente degli Stati Uniti aveva ipotizzato un collegamento — non scientificamente provato — tra i vaccini e l’autismo. Questa dichiarazione è stata ripresa da Beppe Grillo il quale, da come si legge dal NYT, attraverso il suo blog, ha aperto una campagna di avversione contro i vaccini.
In risposta il leader del Movimento ha attaccato il NYT di produrre fake news, poiché non c’è nessuna fonte su cui possano basarsi queste affermazioni; in più aggiunge che non è attiva nessuna campagna contro le vaccinazioni.
Anche se, leggendo sulle piattaforme online di M5S Europa, facilmente si può notare come il M5S sia decisamente titubante sulla questione vaccini.

Inoltre, tra le trafile del M5S, c’è chi in passato ha fatto affermazioni pesanti sul collegamento tra vaccini e autismo. Prima fra tutti la senatrice Paola Taverna, la quale ha dichiarato più volte di essere contro i vaccini; in più in un’intervista a Piazzapulita del 2015 ha dichiarato un collegamento tra i vaccini e l’autismo, citando eventuali complotti delle case farmaceutiche.

Notizia, invece, attuale è la gaffe commessa da Alessandro Di Battista (M5S) sui vaccini, il quale, in un’intervista a Piazzapulita ha dichiarato: «Se vuoi ampliare la fascia delle persone che si vaccinano, la gratuità del vaccino è più importante dell’obbligatorietà del vaccino stesso. Quindi vogliamo il vaccino gratuito». In risposta al deputato grillino è intervenuta la Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, con un semplice tweet: «Volevo informarvi che con il Piano nazionale vaccini in Italia i vaccini sono gratuiti».

In aggiunta a questo scambio di battute, la deputata del Partito Democratico, Giuditta Pini, ha scritto su Facebook: «I vaccini in Italia sono garantiti dal 1939, ma alcuni dei nuovi vaccini erano stati sottoposti al pagamento del ticket negli ultimi anni. Abbiamo abolito il ticket per tutti i vaccini e li abbiamo resi gratuiti per i nuovi nati con la stabilità 2017. Di Battista non lo sa perché quel giorno era assente — e infine ha attaccato — Il Movimento 5 stelle ha votato contro quella manovra».

Da un punto di vista regionale, come si legge in un articolo di Libero Pensiero News, il Premier Gentiloni, il 12 gennaio scorso, ha firmato un decreto per l’aumento del numero delle vaccinazioni.

Intanto il Ministro Lorenzin al termine del Consiglio dei Ministri ha spiegato come l’obiettivo principale sia quello di «superare le difformità a livello regionale e dare un’unica linea di indirizzo — aggiungendo — abbiamo allargato a 12 le vaccinazioni obbligatorie per l’iscrizione a scuola».
Per il premier Paolo Gentiloni questo è un passo avanti e detta le regole per la corretta procedura: «Per la scuola dell’obbligo la mancanza di documentazione sui vaccini produrrà da parte dell’autorità scolastica sanzioni dalle dieci alle trenta volte maggiori di quelle esistenti».

Nicola Capussela

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