C’è un nuovo limite da superare per Andrea Paone, cantautore lombardo. Il suo “40“, album pubblicato lo scorso 3 novembre, contiene i singoli “Sale” e “Me lo ha chiesto io”. Sui suoi canali si legge che è “un ribelle romantico, repellente agli standard e tendente al fuori dagli schemi”.
Come mai questa struttura atipica: “Me lo ha chiesto io“?
Paone: «E’ un brano che nasce da una riflessione molto semplice, ma che a volte non è facile riuscire a fare: accorgersi di cosa il nostro “io” in realtà desidera. Mi è semplicemente venuta l’immagine di colui che si guarda allo specchio e vede se stesso, o meglio, vede una parte di se, che gli chiede qualche cosa (“Me lo ha chiesto”). Abbiamo tante parti di noi stessi che convivono all’interno di noi e l’ “io” è quella che è la parte più autentica.»
Ad aprile è stato pubblicato “Sale”. Un tema ricorrente è quello dei limiti da superare nei tuoi brani.
Paone: «Tutto l’album ha un tratto abbastanza ricorrente che è quello della crescita personale, che è anche il tema che trova spazio nel mio libro uscito nel settembre scorso. Cioè, la crescita individuale e la volontà di inseguire le proprie attitudini. “Sale” è un brano che parla della difficoltà di affrontare il cambiamento. Per me è un’opportunità. Mentre “Me lo ho chiesto io” parla dello stesso tema ma da un punto di vista differente: interfacciandosi con se stessi.»
Tu scrivi, in riferimento al tuo libro: “La mia verità: esperienze di un uomo nato di recente”.
Paone: «Il libro è edito da LeDueTorri e parla di diversi argomenti vissuti dalla prospettiva di un uomo che ha fatto un percorso e che cerca di condividere con il lettore, in maniera molto diretta, dei punti di vista che, personalmente, mi sono serviti a vivere la vita meglio. Ho, quindi, sentito di volerli condividere.»
In quali panni ti senti più a tuo agio: quelli dello scrittore oppure quelli del cantante? Sebbene poi le due figure si intreccino nel cantautorato..
Paone: «Il mio status prevalente è quello di scrivere le canzoni. Poi, interpretarle è un po’ una conseguenza di ciò, ma di fatto le scrivo anche per altri. La scrittura è stato un episodio, uno sfogo. Non so se si ripeterà. L’editore ha scelto di pubblicare il mio lavoro ma è stata una cosa inaspettata. Invece, lo scrivere canzoni appartiene alla mia quotidianità.»
Sarà possibile conoscere Andrea il prossimo 23 novembre presso il Sanremo Rock Lombardia, con due brani rock live (che non sono presenti nell’album, ma sono stati scelti appositamente!).
Sara C. Santoriello