Il 24 gennaio, tra un’iscrizione in palestra per smaltire i dolciumi natalizi e un rimpacchettamento dell’albero di Natale, la Corte Costituzionale esprimerà un giudizio riguardante la legge elettorale italiana del 2015, comunemente nota come Italicum. La legge è attualmente in vigore e viene adoperata per eleggere la Camera dei Deputati.

Per il Senato è attualmente in vigore la Legge Calderoli, Consultellum (anche chiamata Porcellum), alcune parti di questa legge sono state modificate perché incostituzionali subito dopo la sentenza del 4 dicembre 2013. Se il 4 dicembre 2016 la Riforma Costituzionale fosse passata, tale legge sarebbe stata applicata anche per il Senato.

Questa sopravvenienza ha reso inservibile l’Italicum che viene adesso scartato per far posto al Mattarellum, ampiamente condiviso sia da Matteo Renzi (PD) che da Matteo Salvini (Lega). Durante l’Assemblea nazionale del PD, Renzi spiega: «Il PD c’è per l’utilizzo della legge Mattarella del 1993. Ora bisogna ascoltare gli altri cosa ne pensano.». Secondo Maurizio Gasparri (FI): «La legge elettorale va sistemata con un accordo – aggiunge – Non vogliamo riciclaggi con paracadutati nei collegi sicuri. Il Mattarellum non ci vede d’accordo.».

Il Mattarellum prende il nome dal suo relatore, l’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La legge è stata attuata in seguito del referendum del 18 aprile 1993 che introdusse in Italia, per l’elezione del Senato e della Camera dei deputati, un sistema elettorale misto; è stata abrogata nel 2005, quando fu sostituita dalla legge Calderoli.

Il 75% dei seggi parlamentari (475 alla camera e 232 al senato) è assegnato con un sistema maggioritario a turno unico (uninominale secco).

Il 25% restante alla Camera è assegnato con un sistema proporzionale con le liste bloccate, inoltre accedono solo le liste che hanno superato la soglia di sbarramento del 4%.

Per il rimanente 25% dei seggi assegnati al Senato viene attuato un recupero proporzionale dei più votati non eletti per il Senato attraverso un meccanismo denominato “scorporo”.

Nicola Capussela

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