Un colpo di testa imperioso al novantesimo minuto che gela l’Allianz Stadium ed infiamma la città di NapoliKalidou Koulibaly stacca in cielo e si traveste da eroe nella serata magica di Torino riaprendo così una corsa scudetto che sembrava già chiusa, dopo 90′ di sofferenza contro probabilmente la peggior Juventus della stagione, ma ugualmente difficile da affrontare e sconfiggere. Il fischio finale di un impeccabile Rocchi ha consegnato agli annali la prima vittoria degli azzurri nel nuovo stadio dei bianconeri ed un finale di stagione che, a 4 turni dalla fine, si preannuncia più arroventato che mai.

Il colpo di testa di Koulibaly

La banda di Sarri ha disputato una partita straordinaria sotto ogni punto di vista, mantenendo il dato del possesso palla sopra il 56% e soprattutto lasciando a zero il conto dei tiri verso lo specchio (evento mai accaduto ai bianconeri nel nuovo stadio), rischiando esclusivamente su una punizione di Pjanic, stampatasi sul palo dopo una deviazione netta di Callejon. In una serata in cui i singoli non hanno brillato per forma individuale, il collettivo del Napoli ha tenuto botta sulle sporadiche azioni bianconere, limitando il tridente avversario a sterili fiammate sulle fasce e costringendo la squadra di Allegri a mantenere un baricentro estremamente basso per tutti i 90′. La straordinaria partita difensiva azzurra è esemplificata anche dalle pessime prestazioni di DybalaDouglas Costa, costretti a toccare pochi palloni ed a rincorrere continuamente gli avversari, loro che solitamente tendono a seminarli. La scarsa forma fisica si è però fatta sentire in attacco, con Callejon e Mertens spesso imprecisi nell’ultimo tocco ed il solo Insigne alla ricerca di un lampo che valesse i 3 punti, un lampo che peraltro aveva quasi trovato con quel tiro-cross deviato in corner da Buffon. Un corner che è valso poi il successo degli azzurri, con Koulibaly che brucia Benatia (altro leitmotiv del recente periodo bianconero) ed insacca con 3 minuti ancora da giocare, troppi pochi per chi non ha tirato nello specchio nei precedenti novanta.

Una vittoria ormai insperata, arrivata sul rotto della cuffia, ma che il Napoli ha meritato per la grande prestazione corale messa in mostra in un campo dove aveva sempre sofferto, dove due anni fa perse uno scontro scudetto che costò una stagione. Nonostante il digiuno di Mertens si sia prolungato anche in questo match (in cui peraltro poteva fare ben poco nella gabbia juventina) ed in generale gli uomini di Sarri non vivano un grande momento dal punto di vista atletico (basti pensare alla catena di destra, spesso imprecisa anche nei tocchi più semplici), Juventus – Napoli è stata la più alta dimostrazione di volontà degli ultimi 3 anni azzurri, che sono spesso venuti a mancare nei momenti chiave delle passate stagioni proprio per una forma fisica non delle migliori. Quest’anno gli Azzurri hanno trovato la mentalità giusta per imporre il proprio gioco anche all’Allianz Stadium, nel momento più importante della stagione, quando anche un pareggio sarebbe stato una sconfitta.

Lo spogliatoio azzurro alla fine del match

La distanza di 6 punti della scorsa settimana, che pareva incolmabile dopo Milan – Napoli, si è assottigliata ad una sola lunghezza. L’entusiasmo contagioso dell’impresa di Torino ha caricato l’intero ambiente azzurro, già galvanizzato dopo la vittoria sull’Udinese ed il contemporaneo pareggio della Juventus a Crotone. Nulla è ancora fatto però, perché i bianconeri hanno ancora in mano il proprio destino ed i 360 minuti che ci separano dalla fine di questa stagione di Serie A promettono di regalarci fuochi d’artificio, per quello che è l’unico campionato ancora in bilico in un’Europa di verdetti già scritti da diverse settimane. FiorentinaTorinoSampdoriaCrotone: il Napoli deve conquistare i 12 punti ancora in palio e sperare che la Juventus compia un passo falso contro InterBolognaRomaVerona. Napoli ed i Napoletani attendono l’epilogo di questa straordinaria cavalcata, con la speranza di poter gridare di gioia alla sua conclusione, a distanza di 28 anni dall’ultimo trionfo. Qualunque sarà l’epilogo di questa Serie A ci troviamo finalmente davanti ad un campionato incerto, ben diverso da quelli che abbiamo vissuto negli ultimi 5 anni, a senso unico ed unicamente a tinte bianconere, e con due squadre straordinarie che sembrano non voler mollare nemmeno un colpo fino alla fine.

fonte immagine in evidenza: tuttosport.com

Andrea Esposito

Laureato all'Università di Napoli, L'Orientale. Attualmente studente all'Università Suor Orsola Benincasa. Nato il 30/08/1995 Aspirante giornalista.

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