Mercoledì 21 Settembre 2016, nella Sala della Stabat Mater dell’Archiginnasio, è stata inaugurato l’allestimento dedicato a Giacomo Leopardi.

“L’Infinito. Gli autografi di Giacomo Leopardi da Visso a Bologna” nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza archivistica e bibliografica di Marche ed Umbria e l’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna, a cui è stato concesso in prestito il materiale.

La mostra, accessibile fino al 28 febbraio 2017, riunisce alcuni tra i più importanti autografi del poeta: sei Idilli (L’Infinito, La sera, Lo spavento notturno, La Ricordanza poi Alla Luna, Il Sogno, La Vita Solitaria); cinque sonetti; la “Prefazione al Petrarca” con le relative correzioni; diverse  lettere indirizzate all’editore milanese Antonio Fortunato Stella e redatte tra il 1825 ed il 1831; e, dulcis in fundo, viene presentata in copia originale l’Epistola al Conte Carlo Pepoli, l’unica poesia che Leopardi abbia mai recitato in pubblico senza riscuotere un particolare successo.

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Epistola al Conte Carlo Pepoli – Giacomo Leopardi

Oltre ai documenti presentati nelle teche, l’esposizione prevede anche una link interattivo con la produzione leopardiana attraverso una finestra digitale che consente ai visitatori di sfogliare foto, video e testi.

Gli autografi dunque rientrano a Bologna dopo 147 anni di lontananza. La città, infatti, si rivelò un’amabile alleata per il poeta: vi soggiornò spesso tra il 1825 e il 1830, entrando nelle grazie di personaggi fondamentali per la sua crescita artistica e, proprio a Bologna, Leopardi vide nel 1826 la sua prima pubblicazione, “Versi del Conte Giacomo Leopardi”, a cura della Stamperia delle Muse e da cui sono stati estrapolati alcuni dei testi esposti.

La seconda pubblicazione dell’autore italiano, l’Epistolario Leopardiano, stampata nel 1849 dall’editore fiorentino Le Monnier , fu promossa da Prospero  Viani. Caduto in miseria, dopo aver collezionato gli autografi leopardiani, Viani si vide costretto a venderli. Destinatario fortuito fu sindaco  di Visso, allora deputato del Regno, Giovanni Battista Gaola Antinori.

L'infinito - Leopardi
Intervento dei sindaci Merola e Pazzaglini

Il grande ritorno in territorio emiliano è merito di una fruttuosa sollecitazione da parte dell’attuale sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, piacevolmente accolta dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, e sostenuta dall’assessore alla Cultura Bruna Gambarelli che hanno scorto, in tale evento, la giusta occasione per promuovere e rinvigorire  il patrimonio culturale di Visso, tra i comuni maggiormente colpiti dal sisma del 24 agosto.

L’inaugurazione è stata presieduta dai sindaci Merola e Pazzaglini  e accompagnata dall’appassionato intervento di Marco Antonio Bazzocchi, delegato per le iniziative culturali dell’Università di Bologna. Il prezzo d’ingresso, ad offerta libera, sarà in parte devoluto per una raccolta fondi, a favore dalle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto.

L’Archiginnasio, uno degli edifici più significativi dell’Alma Mater e cuore pulsante del centro bolognese, accoglie, nelle sue stanze intrise di arte e storia, una parentesi culturale dalle note dolenti. Leopardi, tra edizioni stampate e copie contrassegnate da sue stesse correzioni, continua ad incantare i più fra gli accaniti lettori, gli studenti curiosi e gli amanti della poesia.

E dolce è per noi naufragar in questo mare.

Pamela Valerio

Laureata in Filologia Classica a Bologna, sostengo l'arte in ogni sua forma. Amo la scrittura, la musica, le mostre, il teatro e mi piacerebbe condividere questo patrimonio con qualche nota fuori dal coro: sulla scia del rispettoso ossequio per l'antico, mi avvalgo di una curiosa simpatia per il moderno.

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