Minuto numero 13 del primo tempo, allo stadio Olimpico si stanno affrontando la Roma e il Cagliari per la terza giornata della serie A, e siamo sul parziale di 1-0 per i padroni di casa. Gervinho serve l’accorrente Florenzi in area, il quale, lasciato colpevolmente solo dalla difesa dei sardi, con un destro in diagonale trafigge il portiere rossoblu e raddoppia. Un qualsiasi spettatore si aspetterebbe un’esultanza smodata sotto la curva, una coreografia particolare, un gesto scomposto, una smorfia. I più maligni non aspettano che un accenno di polemica (chissà, magari perché non è titolare) o un gesto liberatorio perché non segna da mesi.
E invece no. Florenzi che evita bruscamente – rischiando tra l’altro un frontale con Maicon, non certo un fuscello – l’abbraccio dei compagni di squadra, esce dal campo, scavalca e si avventura per le scale della tribuna Montemario per abbracciare un’emozionata e stupita nonna Aurora, 82 anni, accorsa allo stadio dopo un periodo di salute altalenante per vedere giocare il nipote. Chiunque avrà pensato “questo è matto” o “perché prendersi un’ammonizione così stupida?”, però, si ricrede subito. Il gesto è semplice e commovente, e racconta un altro calcio, lontano anni luce da rivalità, polemiche, tafferugli fuori dagli stadi e giochi di potere nei palazzi, che ricorda tanto quello genuino dei tornei dei ragazzi nei campetti polverosi, senza categoria e luci della ribalta.
Una volta tornato in campo, però, arriva inevitabile l’ammonizione di Peruzzo. D’altronde il regolamento parla chiaro : non si può abbandonare il campo di gioco e rallentare la ripresa della partita. Non si può nemmeno alzare la maglietta, figurarsi. Ma Florenzi accetta di buon grado il cartellino giallo, tra gli applausi dell’Olimpico festante e commosso dal bel gesto. Non segnava da sei mesi, e non lo aveva mai fatto sotto lo sguardo di sua nonna, che dalla tribuna non smette di piangere per l’emozione. Il resto della partita è accademia, anche un po’ noiosa a dirla tutta. Ci si ricorda di Ceppitelli che in un contrasto aereo fa volare la fascetta per capelli che indossa Gervinho , rendendo palese al mondo la sua strana calvizie e facendolo assomigliare alla versione nera di “It – il pagliaccio”, e poco altro.
“Questo gol è per mia nonna, è fantastica” – racconta Florenzi alle telecamere di Sky “non è mai venuta neppure quando ero bambino ed era più comodo farlo, stavolta si è fatta tutta questa scarpinata, a 82 anni. Me lo aveva detto, dopo che avevo sbagliato quel gol in Nazionale: ‘Vengo allo stadio, a vedere solo te, però vieni a salutarmi ’ . E allora l’ho fatto solo per lei, ne è valsa la pena prendere il cartellino giallo.” Sicuramente non intendeva durante la partita, ma tant’è. Contento Alessandro, contenti tutti. “Ora però lasciatela in pace, è anziana e spero che nessuno vada a casa sua a disturbarla”.
Non sono mancati nemmeno i commenti al gesto del calciatore romanista. Il primo è stato il suo mister, Rudi Garcia: “Alessandro pagherà la multa per aver preso il giallo sull’esultanza del gol, ma credo che stavolta sarà felice di pagarla. Vedere quella scena mi ha fatto molto piacere: e’ questo il lato bello del calcio’”. Antonio Conte, ct della Nazionale, ne loda la genuinità del gesto “È stato davvero molto bello. Ho avuto il piacere di conoscere Alessandro, e ho visto che è davvero un ragazzo genuino, bravo e pieno di sentimenti sani” e a chi gli chiede se dovesse succedere anche in azzurro, risponde che “prima mi aspetto che Florenzi faccia un gol anche con la Nazionale, poi se non avrà già raccolto la prima ammonizione, gli possiamo concedere di ripeterlo anche con la maglia azzurra”.
Anche il presidente della Lega Calcio, Tavecchio, si schiera al fianco del ragazzo di Vitinia e della sua esultanza fuoriprogramma : “Un gesto concreto in grado di avvicinare il calcio alle famiglie interpretando al meglio lo spirito che si dovrebbe sempre vivere all’interno degli stadi”, mentre uno dei più ambiti allenatori d’Europa, Roberto Mancini, dal suo profilo twitter ha lanciato l’hashtag #nonmultateflorenzi. Dal giudice sportivo è arrivata solo un’ammonizione e niente multa. Ogni tanto una bella notizia.
Fonte virgolettati: gazzetta.it / ansa.it
Fonte immagine in evidenza: affaritaliani.it
Michele Mannarella