Palla ricevuta da Hysaj, controllo e rouleta a saltare il diretto avversario e creare superiorità numerica nella metà campo offensiva. È bastato un lampo per fare in modo che Amadou Diawara conquistasse il consenso del pubblico azzurro, una giocata d’alta scuola fatta con una semplicità disarmante, ma che da molto mancavano nel centrocampo del Napoli, soprattutto nell’ultimo disastroso periodo.

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Dopo un’estate tribolata, nella quale non ha partecipato al ritiro con il Bologna, e settimane passate a chiedersi quale fosse il suo ruolo nel Napoli, Diawara ha fatto il suo esordio in maglia azzurra nella disfatta con il Besiktas in Champions League, prendendo il posto di un Jorginho irriconoscibile da ormai diverse partite. Il finale di quella partita è noto a tutti, ma l’ingresso del numero 42 aveva dato nuova freschezza e velocità ad una manovra che era diventata lenta e sterile già dalla partita di Bergamo. Diawara è entrato in campo con la forza di chi sa che non deve dimostrare niente a nessuno, affrontando anche un San Paolo strapieno e sicuramente poco allegro, alla prima in Champions. 20 minuti giocati da veterano, chiedendo sempre palla e imponendosi fisicamente in mezzo al campo.

Diawara non era più un oggetto misterioso, e Sarri ha iniziato finalmente a vederlo come un tassello importante del gioco azzurro. La conferma da titolare a Crotone è il segno che il ’97 guineano ha conquistato la fiducia dell’allenatore. Il ringraziamento è stata una partita giocata sul filo della perfezione, con l’87% dei passaggi completati, 73 palloni giocati, diversi palloni recuperati e, in generale, la sensazione di essere perfettamente in grado di sostituire o di spodestare l’ultimo Jorginho. E quella giocata che da sola valeva il prezzo del biglietto, fatta con la semplicità dei grandi talenti.

Diawara vs Crotone
La partita di Diawara, sotto la lente di FourFourTwo.com

Amadou Diawara ha ripreso il suo percorso di crescita, iniziato l’anno scorso a Bologna, da dove lo aveva lasciato: incantando e dominando in mezzo al campo. Il centrocampo azzurro sembra essere diventato già suo di diritto. Una partita e mezzo sono sicuramente poche per giudicare quale sarà il suo rendimento per l’intera stagione, ma le carte in regola ci sono e Sarri sembra intenzionato ad affidarsi al suo estro per ridare vivacità a tutto il Napoli.

Andrea Esposito

fonte immagine in evidenza: google.com

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