Nei giorni 26, 27 e 28 maggio si terrà a Roma la seconda edizione dell’EireneFest, il Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza. Come per lo scorso anno, il quartiere che ospiterà questo festival sarà quello di San Lorenzo, conosciuto per essere un luogo aperto e plurale vissuto da associazionismo, rappresentazioni teatrali e storici centri culturali. L’EireneFest rappresenta – come è possibile leggere dal sito – il primo festival del libro, in Italia, interamente dedicato alla promozione della cultura della pace e della nonviolenza. Pertanto costituisce un’opportunità preziosa, unica nel suo genere nel nostro Paese, con la presenza di associazioni, istituzioni culturali, case editrici che hanno intenzione di condividere attraverso la presentazione delle proprie iniziative e novità editoriali, idee e riflessioni sulle tematiche della pace e della nonviolenza, dei diritti umani, contro qualsiasi forma di discriminazione e la salvaguardia del Pianeta.
Questo festival prende il nome dalla mitologia greca, dove Eirene o Irene era la dea della pace. Ne consegue che numerose associazioni e realtà editoriali si daranno appuntamento in questo fine settimana con l’obiettivo, alto quanto concreto, di costruire e praticare la nonviolenza nel nostro Paese. Quest’anno l’EireneFest si distinguerà per essere organizzato intorno a quattro assi tematici: riconciliazione personale e sociale; libertà e diritti; conflitto e conflitti; conoscenza e futura umanità. Il festival verrà inaugurato venerdì 26 Maggio alle 9.00 presso la Biblioteca Tullio de Mauro e si chiuderà domenica 28 Maggio alle 18.00, ai Giardini del Verano con “L’obbedienza non è più una virtù: l’insegnamento di Don Lorenzo Milani a 100 anni dalla nascita”. Come dichiarato da Fulvio Faro, del Comitato Promotore, durante la Conferenza stampa, «L’EireneFest è interamente organizzato e gestito da volontari, è una concreta dimostrazione che un altro mondo è possibile e che è necessario far fronte alla dilagante violenza economica, bellica, psicologica che sta avanzando».
Le tre giornate che compongono l’Eirenefest dimostrano di raccogliere con orgoglio la sfida di parlare di Pace e di Nonviolenza, mentre ovunque soffiano venti di guerra. Come esplicitamente affermato da Roberto Cotti del Comitato Stop RWM – per la Pace ed il Disarmo: «In tempi in cui ogni alternativa all’uso delle armi nella soluzione dei conflitti viene da molti superficialmente definita “resa”, diventa più che mai importante diffondere, anche coi libri, la forza e l’efficacia di teorie e metodi di pace e nonviolenza per la convivenza globale». Ne consegue che la partecipazione all’Eirenefest sarà quanto mai importante, se si vuole indurre l’Italia ad assumere una posizione di pace rispetto ai vari conflitti presenti nel mondo.
«La nonviolenza è innanzitutto prevenzione», sottolinea Mao Valpiana, Presidente del Movimento Nonviolento, «Il conflitto va trasformato e gestito prima che esploda la violenza degeneratrice. Fermare una guerra prima che avvenga è molto più efficace che farlo quando la parola è passata alle armi. Poi tutto si complica maledettamente, e a quel punto ci si può impegnare per limitare i danni, per aiutare o soccorrere, ma diventa quasi impossibile fermare le bombe con la nonviolenza. Per questo la strategia nonviolenta è quella preventiva, lavorare oggi per preparare la pace di domani». Vi invitiamo quindi a partecipare numerosi all’Eirenefest, dato che rappresenta un momento per confrontarsi sulla pace e la nonviolenza. Del resto, se non ci preoccupiamo personalmente di mettere fine alle guerre, finiamo con il permettere alla guerra di occuparsi e condizionare comunque le nostre vite.
Gabriele Caruso