In attesa della tanta agognata riapertura delle visite, il Parco Archeologico di Pompei non si era comunque fermato e aveva provato a spingere sulla digitalizzazione, la presenza massiva sui social nei giorni di chiusura e l’elaborazione di una serie di Podcast “Pompei. La città viva” che si raccomandavano di raccontare il Museo Vivente. A dimostrazione del fatto che non c’è altro modo di descrivere Pompei che come città che sa rinascere, rialzarsi dalle ceneri per regalare un patrimonio assolutamente unico.
Questa volta non c’è stato lo Sterminator Vesevo da fronteggiare, ma l’emergenza epidemiologica si è mostrata, forse meno irruenta, ma non meno imprevista, al punto da rischiare di mettere comunque in ginocchio il Parco Archeologico di Pompei.
Dopo mesi di chiusura, però, il 27 aprile Pompei ha riaperto, registrando fin da subito una grande affluenza e arrivando a toccare circa 3000 visitatori nel weekend appena trascorso. Il boom di visite di sabato 22 e domenica 23 maggio, tra cui un numero non indifferente di turisti stranieri, è un segnale molto positivo che fa presagire e auspicare un ritorno ad una (semi) normalità, nella ripartenza di un settore così fortemente colpito dalla pandemia.
L’accesso al Parco di Pompei sarà possibile dall’ingresso di Piazza Anfiteatro e dal varco di Piazza Esedra: una segnaletica direzionale appositamente installata indicherà il percorso più idoneo allo scopo di assicurare una visita in sicurezza del sito e nel pieno rispetto delle disposizioni sanitarie anti covid.
All’interno dell’area saranno rispettate tutte le misure di sicurezza: misurazione della temperatura, obbligo di indossare la mascherina e rispetto del distanziamento fisico (1 m all’aperto, 1.50 al chiuso).
Sempre nell’ottica di un’ibridazione maggiore con il mondo digitale, è consigliata l’installazione di un app di supporto “My Pompeei”, che permetterà di scansionare QR code del biglietto e di iniziare il tour all’interno del sito con un supporto altro. Grazie ad una mappa, inoltre, sarà possibile visualizzare il numero di persone presenti lungo il percorso, in modo da evitare affollamenti
I due differenti percorsi previsti condurranno i visitatori in oltre 30 domus e siti: dall’Anfiteatro alla Palestra Grande, passando per la mostra “Venustas. Grazia e Bellezza a Pompei”, un’immersione in un aspetto della vita quotidiana declinato nei canoni e gusti estetici delle popolazioni dell’area vesuviana in epoche antiche. Si attraverseranno i Praedia di Giulia Felice e Via dell’Abbondanza, con accesso alle principali Domus e al Foro triangolare. Da Via dell’Abbondanza sarà possibile raggiungere il Foro con tutti i suoi edifici e lo spazio esterno delle Terme Stabiane, che risalgono al II secolo a.C. e sono tra le più antiche che conosciamo nel mondo romano.
Si risalirà poi fino alla Casa di Leda e il Cigno: la casa prende il nome dall’affresco che rappresenta il congiungimento tra Giove (trasformatosi in cigno) e Leda. L’intera stanza presenta raffinati decori e delicati ornamenti floreali, intervallati da nature morte e scene di lotte tra animali.
Presso i due ingressi sarà possibile anche richiedere un servizio visite guidate.
Potranno accedere:
- gruppi di visitatori autonomi, massimo 5 persone
- gruppi accompagnati da guide turistiche, massimo 10 persone (salgono a 25 persone se il gruppo è dotato di auricolari/whisper usa e getta).
Altra iniziativa da segnalare è l’appuntamento al Teatro Grande del parco di Pompei “Theatrum Mundi”, con una serie di spettacoli che andranno in scena dal 24 giugno al 25 luglio: a caratterizzare il programma saranno 5 rappresentazioni teatrali, declinate ognuna in tre riproduzioni.
Tutti gli spettacoli andranno in scena nel pieno rispetto di tutte le norme anti Covid-19 e si terranno all’aperto, suddividendo l’intera programmazione in ben15 serate.
Gli spettacoli inizieranno alle 21:00 e i biglietti saranno acquistabili sul sito ufficiale del Teatro di Napoli.
Orari e tariffe per la visita al Parco sono, invece, disponibili sul sito ufficiale dedicato al Parco Archeologico di Pompei.
Vanessa Vaia