La Commissione Europea ha invitato il nostro Paese tramite una lettera inviata all’esecutivo ad agire per far fronte all’ingente inquinamento da Pm10 in trenta aree della Penisola. La decisione dei vertici è arrivata a fronte di una messa in mora inviata al Governo italiano nel 2016.
La violazione dei limiti giornalieri di particolato Pm10 ha provocato nella nostra penisola quasi 60000 decessi prematuri, mentre l’elevato tasso di diossido di azoto ha causato la morte di circa 22000 persone stando ai dati pubblicati dall’Agenzia europea dell’ambiente (Eea), . Numeri alla mano l’Italia risulta essere il Paese europeo con il maggior numero di morti a causa dell’inquinamento atmosferico.
Le cause principali di inquinamento ambientale sono i veicoli a motore, la combustione delle biomasse e l’inquinamento industriale. Le Regioni maggiormente coinvolte sono Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Campania, Marche, Molise, Puglia, Lazio e Sicilia e le città più a rischio risultano essere Venezia, Treviso, Vicenza, Milano, Brescia, Torino e Frosinone.
Secono la Commissione Europea le misure messe in atto dall’Italia per far fronte allo smog si sono rivelate insufficienti. I vertici europei hanno fatto sapere che nel caso non vengano attuate soluzioni entro due mesi l’Italia verrà deferita dalla Corte di Giustizia e costretta a pagare una sanzione di circa un miliardo di euro alla quale non potrà sottrarsi in alcun modo.
Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti non ha esitato a replicare le decisione presa dalla Commissione Europea. Ecco le sue parole a riguardo: “Risponderemo alla lettera della Commissione Europea sullo smog nelle città italiane illustrando nel dettaglio tutto ciò che il nostro Paese sta facendo per superare strutturalmente l’emergenza smog. Stiamo affrontando dal primo giorno la questione dei superamenti nei livelli di inquinanti nelle nostre città del bacino padano, ma anche di altre aree italiane.”
Come testimoniato dai dati resi pubblici dallEea la salute dei cittadini e l’ambiente sono in serio pericolo e, pertanto, urgono degli interventi pubblici per ridurre le emissioni civili e per favorire la mobilità sostenibile pubblica e privata. Si auspica che vengano prese le giuste misure e che non resti tutto un pour parler.
Vincenzo Nicoletti