Ieri mattina, pressola Prefettura di Salerno, si è tenuta una riunione del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica con ordine del giorno: presenza di parcheggiatori e ambulanti abusivi.

Si è deciso di programmare una serie di interventi coordinati con le varie forze di polizia, presenti al tavolo di discussione, che mirino ad intensificare sia i presidi che la vigilanza nelle aree maggiormente colpite da questi fenomeni.

stazione_salerno_polizia_3Il nome in codice è VGR, cioè Vigilanza Generica Radiocomandata, e consentirà di garantire l’immediato intervento delle forze dell’ordine nei punti cruciali in cui si verificano questi episodi.
L’Amministrazione Comunale, pertanto, invita la cittadinanza ad informare i vigili urbani e gli addetti di Salerno Mobilità nel caso in cui si verificassero situazioni illecite.

Il dossier denuncia sull’abusivismo e la contraffazione è stato presentato in Provincia di Salerno. Oltre al presidente provinciale della Confesercenti, Enrico Bottiglieri e del presidente provinciale Anva, Ciro Pietrofesa, è intervenuto anche l’On. Franco Picarone, Presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania.


L’abusivismo, in qualsiasi forma esso si manifesti, totale o parziale che sia, è un cancro per il nostro Paese. I maggiori casi di abusivismo totale riscontrabili nella nostra provincia sono i venditori in strada, un vero e proprio lavoro esercitato da cittadini apolidi così come da italiani, nelle forme più disparate: distribuzione di calzini, fiori, verdura, oggettistica, accessori. Il 70% di questi vende prodotti contraffatti tra il centro storico ed il Lungomare salernitano. Per non parlare dei famosi parcheggiatori abusivi, che nel fine settimana conducono un vero e proprio business nel centro cittadino.
Anche se in maniera implicita, così come sostiene qualche supporter, compiono dei furti quotidiani alle casse dello Stato. Il lavoro a nero non solo è dannoso per la collettività, ma è anche pericoloso per chi lo esercita: non ci sono tutele e si è esposti maggiormente alla criminalità organizzata.

Sara C. Santoriello

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