La notte dello Stadion Cracovii, sede della finale di questo Europeo U21, ha visto la Germania di Kuntz portarsi a casa il trofeo con il risultato di 1-0, a discapito della Spagna di Celades, che non è riuscita a ripetere la prestazione messa in campo, sempre in questo stadio, contro l’Italia, fallendo quindi l’aggancio alla vetta dell’albo d’oro proprio agli azzurri.

Le due squadre iniziano subito a ritmi altissimi, pressando in lungo e in largo, con diverse azioni potenzialmente interessanti ma mai realmente pericolose. La prima parata arriva al 6′ con Weiser che, sbagliando un cross dalla sinistra, costringe Kepa a mettere in angolo. Due minuti dopo, la Germania va vicinissima al gol con una frustata di testa di Max Meyer su cross di Gerhardt, ma il palo gli nega la gioia dell’1-0. Ancora la Germania pericolosa al 9′ con Arnold che tenta la specialità della casa, il tiro dalla distanza, con il pallone che termina non molto lontano alla destra di Kepa. Al 12′ si affaccia finalmente la Spagna con un colpo di testa di Bellerín, su cross di Ceballos, che termina a lato a Pollersbeck battuto. 4 minuti dopo grandissima giocata di Gnabry che stoppa al volo su un cross di Gerhardt e tenta una conclusione molto pericolosa, trovando però solo il fondo con il suo sinistro. Germania che sembra trovarsi molto bene in campo in questa fase, affrontando la Spagna sul suo stesso piano: pressing alto e possesso palla molto elevato. Al 21′ è ancora il neo acquisto del Bayern che, dagli sviluppi di un calcio di punizione dalla sinistra, si ritrova la palla sul sinistro, concludendo debolmente dal limite dell’area piccola. Piccolo brivido al 24′ per i tedeschi, quando Kempf si avventura in un pericoloso dribbling nella sua area, riuscendo però a disimpegnarsi senza ulteriori rischi. Spagna che sta mancando soprattutto a centrocampo, con SaúlCeballos che appaiono lontani parenti di quelli ammirati contro l’Italia ed un Llorente spesso in ritardo nel recupero palla, Germania che sembra invece essere in ogni zona del campo nella prima mezz’ora di gioco. Al 31′ su calcio d’angolo arriva il secondo tiro verso Pollersbeck degli spagnoli, con proprio il numero 8 che trova il colpo di testa da angolo, conclusione però molto debole che va molto alta sopra lo specchio della porta. La vivacità di Deulofeu, per distacco il migliore dei suoi, porta ad un altro calcio d’angolo, dagli sviluppi del quale arriva un altro colpo di testa, questa volta di Meré, che però ripete la stessa conclusione del suo compagno in precedenza. Ritmi molto blandi in questa fase di gioco, con il possesso palla che rimane sempre tra i piedi dei tedeschi. Al 40′ passa però in vantaggio la Germania con Weiser: ottima giocata sulla destra di Toljan che supera Ceballos, trova il fondo e mette il cross sulla testa del numero 17. Torsione perfetta e palla che si insacca sul secondo palo con il portiere del Bilbao spettatore. I primi 45′ si chiudono difatti qui, con i tedeschi meritatamente in vantaggio, a discapito di una Spagna molto nervosa e mai veramente in partita.

L’autore del gol dell’1-0, Mitchell Weiser

Primi minuti della ripresa che vedono una Spagna più vivace, ed i tedeschi sono costretti a spendere tre gialli, con Arnold, Haberer e Stark, per provare a spegnere sul nascere ogni velleità della Rojita. Gli spagnoli però sono costantemente nella metà campo della Germania, e al 58′ si accende Saul che al limite dell’area prova il sinistro sul quale Pollersbeck è costretto ad allungarsi per mettere in angolo. Due minuti dopo è però Weiser ancora con una grandissima giocata sul neo-entrato Gayá a servire Meyer in area, che però è chiuso da un grande recupero di Vallejo. Germania che è rinsavita e al 61′ si rende pericolosa ancora con Gnabry che, servito in area da Meyer, costringe Kepa alla grande parata di piede. Sull’angolo successivo il cross di Arnold trova la deviazione aerea di Kempf: palla al lato. Solo Germania adesso che al 66′, dopo un’ottima percussione del solito Weiser, arriva alla conclusione ancora con Gnabry che sciupa un’altra occasione. Ancora il numero 11 tedesco al tiro 5′ più tardi, ma la porta sembra stregata per lui. Al 72′ il primo lampo del talento di Ceballos, che si libera di Haberer al limite dell’area ed esplode il destro che termina di poco sul fondo. Spagna pericolosissima di nuovo al 76′ con Deulofeu, murato in area di rigore da un ottimo Stark che devia in angolo. Solo Spagna in campo in questa fase del match, ma la Germania sta concedendo pochissimi spazi agli avversari, grazie sia alla grandissima prestazione dei suoi due centrali difensivi ma anche ad uno sforzo corale di tutti gli uomini di movimento. L’ottima difesa della squadra di Kuntz riesce a far spegnere sul nascere le ultime iniziative della Rojita, che si rivede solo all’89’ con un tentativo di Saúl, murato al limite dell’area. I 4 minuti di recupero concessi dall’arbitro Bastien non vedono una reazione da parte della Spagna e la disperata rovesciata di Saúl è l’ultimo tentativo della partita.

Germania meritatamente Campione di questo Europeo U21 che dopo essersi qualificata solo come migliore seconda ed aver avuto ragione dell’Inghilterra solo ai rigori, ha giocato una finale straordinaria, guidata da una sontuosa prestazione dei due centrali, StarkKempf, e del match-winner di serata Mitchell Weiser. Secondo titolo di categoria per i tedeschi, dopo quello del 2009, e aggancio alla vetta dei 5 titoli fallito da parte della Spagna di Celades, in campo solo per 20′ e tradita dai suoi uomini di maggior talento, Asensio su tutti. Troppo nervosismo e poche giocate veramente concrete non potevano bastare contro una Germania che ha avuto il merito di mantenere l’1-0 e di concedere veramente pochissimo al possesso palla degli spagnoli che tanto bene avevano fatto fino alla semifinale.

Andrea Esposito

fonte immagine in evidenza: bild.de

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