Cos’è quel “Cippo a Forcella” tanto usato dai napoletani per descrivere un oggetto, un ricordo, una situazione appartenenti al passato? Da dove deriva il cognome Esposito, diffusissimo tra i napoletani? Perché Don Pedro de Toledo, noto viceré spagnolo, fece costruire una fontana a Forcella e la chiamò Fontana della Scapigliata? Queste e molte altre le bellezze raccontate dai ragazzi dell’associazione Manallart nei loro eventi alla scoperta di una Napoli fuori dagli stereotipi e dai folkloristici luoghi comuni. Ad alcuni di questi è possibile partecipare gratuitamente perché organizzati in collaborazione con il Maggio dei Monumenti e la Fondazione Banco di Napoli.
Il progetto, portato avanti da Manallart fin dal 2017, è quello della riabilitazione e della riscoperta di beni culturali del centro storico napoletano, ricco di monumenti, chiese, luoghi di interesse ai quali restituire la propria identità spesso offuscata dalla luce di attrazioni meglio inserite nei tradizionali circuiti turistici. La Real Casa Santa dell’Annunziata alle spalle del ‘Rettifilo’, il complesso che custodisce l’antica ‘Ruota degli Esposti’, le vicende legate alla bussola in legno sono i luoghi e le storie raccontate nel tour sulle origini dell’Annunziata che comprende la bellissima Chiesa e gli edifici storici a ridosso dei due cortili. Numerose anche le attrazioni presenti nei dintorni e toccate dalle varie visite guidate, dalla Fontana della Scapigliata al “Cippo a Forcella”, ovvero le antiche mura greche in piazza Calenda.
L’occasione della riapertura dei musei e dei luoghi di cultura dopo le restrizioni dovute alla pandemia si rivela dunque fondamentale per organizzare visite guidate e walking tour nel totale rispetto delle normative contro la diffusione del contagio da COVID-19. A garantire inoltre una immersione totale nelle diverse epoche storiche alle quali appartengono i beni culturali visitati è la possibilità di seguire dei percorsi teatralizzati, che si inseriscono in un’ottica più ampia di tutela e promozione del patrimonio artistico e culturale napoletano, promossa dalla compagnia “I Teatrini” nell’ambito del progetto RigenerArte. A perseguire l’obiettivo è anche l’organizzazione onlus “L’Altra Napoli”: questa, in sinergia con Manallart, si propone di riscoprire e riabilitare luoghi attualmente chiusi al pubblico per restituirli alla popolazione.
L’associazione è costituita da giovani studiosi e esperti di storia dell’arte e del turismo, impegnati quotidianamente nella creazione di opportunità per il territorio, che si rivolgono soprattutto ai giovani. È infatti a loro che è dedicato un laboratorio volto alla creazione di un’opera d’arte contemporanea a partire da materiali di scarto, che possa essere simbolo delle generazioni che hanno contribuito a crearla.
La rigenerazione urbana, come ogni processo di costruzione di consapevolezza civile e storica, passa attraverso il coinvolgimento della popolazione insediata sul territorio, in questo caso quello di Forcella, e in particolare dei suoi giovani. Una vera e propria ripartenza deve necessariamente guardare alla cultura e alle organizzazioni impiegate in questo settore come punto di riferimento.
Sarà dunque possibile prendere parte alle iniziative a Forcella ogni sabato e domenica mattina, con la possibilità di beneficiare di uno sconto presso i negozi aderenti all’associazione commercianti “AForcella”, occasione ottima per degustare le prelibatezze culinarie napoletane dopo le mattinate culturali di Manallart e per fare shopping in altri negozi del quartiere dopo le visite guidate.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina Facebook dell’organizzazione.
La prenotazione è obbligatoria. Contatti: telefono e whatsapp 3333851932 oppure 3338877512, e-mail: manart.cultura@gmail.com.
Giulia Imbimbo