Sabato 9 Dicembre si è svolto TOP 90 FESTIVAL presso il Fabrique di Milano; un evento che ha dato la possibilità di rivivere il meglio della disco music anni ’90 con la presenza di Discoradio – il ritmo della tua città! ed in collaborazione con Unconventional Events.

AlexiaTale Festival, nasce da un’idea della Willy Marano, unica struttura in Italia a gestire in esclusiva gli artisti più apprezzati degli anni ‘90. Una grande manifestazione che in una lunga notte di musica e divertimento vedrà esibirsi: Eiffel 65, il gruppo che negli anni ‘90 ha portato la dance italiana nel mondo, Marvin & Andrea Prezioso, l’unico show dj set che ha girato il mondo dei club con grandi hit, Alexia definita da tutti la regina della musica dance e infine Carolina Márquez, artista dance colombiana con tantissime hit alle spalle.

Diamo la parola agli artisti con le loro interviste in esclusiva

EIFFEL 65. Il loro singolo “Blue” riesce ad ottenere risultati strabilianti: per numerose settimane il brano è primo nelle chart di vendita di quasi tutto il mondo, compresi l’irraggiungibile Inghilterra e gli Stati Uniti. Inizia per gli Eiffel 65 un lungo periodo di impegni promozionali e concerti in tutto il mondo che li vede esibirsi a fianco dei più grandi nomi della musica mondiale e che li porterà ad essere presenti nelle televisioni, nelle radio e sui giornali più autorevoli. “Move your body” e successivamente “Too much of heaven” confermano il successo ottenuto dal loro brano d’esordio e faranno parte del loro fortunatissimo primo album “Europop”.

Ciao Jeff, la tua esibizione qui su questo palcoscenico del Fabrique di Milano è appena terminata. Siamo incuriositi dal tuo percorso, dalla tua carriera musicale e vorremmo chiederti per prima cosa di raccontarci com’è stata la tua prima esperienza su un palcoscenico.

«La primissima esperienza risale a quando avevo un anno e mezzo perchè il mio papà suonava in un gruppo, c’era una festa di piazza e il suo gruppo suonava lì proprio quella sera. Mi hanno piazzato sul palco e c’è una foto di me con il prete che praticamente cerca di portarmi via mentre io indicavo il palco, un pò come per dire “quello è il mio posto, è lì che devo stare” ovviamente tutti ridevano perchè io non volevo andare via. Questa è stata la mia primissima esperienza. 

La prima volta che ho cantato invece avevo più o meno quattordici/quindici anni ed ero in discoteca mentre con gli Eiffel, nel ’99, se non erro la prima serata l’abbiamo fatta all’estero.»

Cosa significa per te, oggi, essere qui su questo palco e cantare queste canzoni che ricordano il periodo degli anni ’90?

« Significa tanto. È un’emozione duplice. Primo perchè è molto bello percepire ancora tanto riconoscimento per ciò che è stato fatto vent’anni fa – in più, la cosa che fa ancora più piacere, è vedere che ci sono sempre più generazioni che abbracciano non solo lo stesso genere ma anche le nostre canzoni, quindi anche noi.»

Che effetto ti fa cantare questi testi?

«La parte italiana dei testi è sempre stata curata da Maury, io posso parlarti di quella inglese, curata da me. È bello vedere come il messaggio sia arrivato tutt’oggi attraverso questi testi. Per noi, ai tempi, il messaggio che volevamo comunicare era sempre infilato in una canzone che poteva essere ballata e cantata. Oggi mi fa piacere vedere che questo messaggio continui ad arrivare anche perchè le persone non si limitano a canticchiare solo i ritornelli ma conoscono tutte le strofe, parola per parola.»

E anche tu conosci i tuoi testi, parola per parola? In realtà i nostri lettori sono molto curiosi e stiamo provando a capire se voi artisti siete davvero esseri umani o creature mistiche..

« Sì guarda, più o meno sì. Quelle che suoniamo dal vivo le ricordiamo perchè dopo un pò è impossibile dimenticarle mentre le altre le ricordiamo meno. A volte un pò ci si perde. È vero, dall’esterno capita spesso che non ci si veda come degli esseri umani. Tempo fa capitava che nel periodo in cui si suonava tanto, tipo tre concerti ogni due giorni, era una cosa assurda..  capitava che ci si staccava dal mondo della musica – si tornava a casa, si pensava ai problemi, al commercialista.. e quando bisognava tornare in mezzo al pezzo ti sembrava sempre di esserti perso qualche parola ed era divertente.»

Perfetto quindi abbiamo assodato che anche gli Eiffel 65 sono esseri umani che hanno una vita normale e dei problemi come tutti.

«Ci proviamo ad avere una vita, a volte non è semplice. Mi fa comunque molto piacere essere qui soprattutto in questa occasione, ricantare queste canzoni proprio grazie al festival»

Ecco qui le interviste di AlexiaCarolina Márquez, Eiffel 65 e Marvin & Prezioso

Sabrina Mautone

Sabrina Mautone
Sabrina Mautone nasce a Napoli il 18/05/96 e vive a Milano. Giornalista pubblicista laureata in Lingue Moderne presso la Federico II e specializzata in Comunicazione e Cooperazione Internazionale per Istituzioni ed Imprese presso l'Università Statale di Milano. Con un master post-lauream in Giornalismo Radio-Televisivo a Roma, lavora da freelancer e segue eventi in Italia e all'estero.

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