Napoli.  Il Museo Cappella di Sansevero  rientra nella prestigiosa classifica “FT 1000 – Europe’s Fastest Growing Companies”.

Il Financial Times in intesa con lo Statista, società di ricerche di mercato,  ha stilato questa speciale classifica, individuando le 1000 società europee con il più alto fatturato in crescita nel periodo di riferimento 2012 – 2015. Uno studio che è stato condotto per più di quattro mesi tra oltre 50.000 società europee di tutti i settori, in ben 31 paesi diversi.

Nella graduatoria pubblicata sul sito del Financial Times  lo scorso 7 aprile, che sarà poi riportata nuovamente in un supplemento sul più importante quotidiano economico – finanziario del Regno Unito il prossimo 24 aprile, rientra a pieni titoli il Museo Cappella di San Severo, collocandosi alla posizione  881.
Sicuramente non è una notizia che stupisce dal momento che la Cappella Sansevero situata nel cuore del centro storico di Napoli è un vero e proprio “gioiello del patrimonio artistico internazionale”.
Un luogo veramente suggestivo, in cui si intrecciano un’ anima barocca e di mistero abbattendo ogni percezione temporale. A completare la meraviglia del luogo sono tre capolavori: Il Cristo Velato  – un’opera interamente di marmo ricavata da un unico blocco di pietra – , il gruppo scultoreo del Disinganno e le enigmatiche Macchine Anatomiche.

Pertanto già nel 2013 ha conseguito il premio Travellers’ Choice Attractions 2013 – è il riconoscimento più ambito che TripAdvisor possa conferire, in base al feedback pubblicato da milioni di membri di TripAdvisor in relazione a servizi, qualità e soddisfazione dei clienti – posizionandosi al nono posto nella classifica mondiale; e al terzo posto nella top five italiana dello stesso premio nell’anno 2014.
Sicuramente è motivo di orgoglio per il presidente del consiglio di amministrazione Fabrizio Masucci dal momento che la Museo Cappella Sansevero srl è l’unica società in classifica il cui core business – oggetto sociale – si concretizza nella gestione e organizzazione  di un museo.
Infatti, più precisamente, le società vincitrici del premio nel settore “Travel & Leisure” sono 31, di cui 7 sono italiane, 3 delle quali con sede legale nel sud Italia, e tra queste il Museo Cappella Sansevero è l’unica società di gestione museale.

Il novembre dello scorso anno la società era stata formalmente contatta per studiare i dati aziendali e finanziari, operando una comparazione con le altre società in concorso, ed è risultato che dal 2012 al 2015 il fatturato della società che gestisce la Cappella Sansevero è cresciuto complessivamente dell’85,4% in soli tre anni, soprattutto grazie all’aumento dei visitatori paganti, che sono passati dai 200mila del 2012 ai 366mila del 2015.
Solo nel 2016 sono stati registrati oltre 460mila visitatori paganti, e nel febbraio 2017, infine, è stata attivata una piattaforma di ticketing online.
L’elevato fatturato che è stato conseguito nel quadriennio è il frutto di un progetto di tutela e valorizzazione che ha mosso i primi passi nel 1990 con il restauro del complesso monumentale, a seguire nel 2009 con il nuovo sistema di illuminazione e nel 2010 con le diverse iniziative per celebrare i trecento anni dalla nascita del principe di Sansevero.
Medio tempore, inoltre, è stata  data vita alla rassegna MeravigliArti, è stato inaugurato il nuovo sito web e sono stati attivati i profili social del Museo. Non sono mancate iniziative per il sociale, come la visita tattile al Cristo velato per non vedenti, ed è stato ricostituito il Comitato per il restauro della Statua del Corpo di Napoli, che con la campagna “Mettiamo la testa a posto” ha reso possibile la ricollocazione di un rilevante elemento – una testa di sfinge – della Statua del Nilo, andato perduto alla metà del secolo scorso.

Proprio sulla base dell’impegno mostrato dalla società e i grandi risultati che sono stati raggiunti, attraverso la lettera  con cui è stato ufficializzato il riconoscimento di fama mondiale – firmata da Robert Grange, Global Business Development Director Financial Times, e Hubertus Bitting, Chief Research Officer Statista – è stato comunicato che: “Si può essere veramente orgogliosi di far parte delle FT1000. Abbiamo, infatti, trascorso mesi a trovare queste eccellenze tra milioni di società in Europa. La nostra ricerca si componeva di società che si sono liberamente iscritte. Moltissime quelle che formalmente hanno confermato la validità delle informazioni necessarie all’iscrizione. Alla fine solo mille fanno parte della lista, tra queste il Museo Cappella Sansevero”

Conseguito il premio, Fabrizio Masucci – diretto discendete di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero, ideatore del museo – ha commentato: “Siamo orgogliosi di questo prestigioso riconoscimento, consapevoli che il lavoro svolto in questi anni ha prodotto ottimi risultati non solo in termini di crescita, ma anche per la grande opportunità culturale e sociale che il museo sta offrendo alla città di Napoli, ai napoletani e ai numerosi turisti che ogni giorno vi giungono. Essere presenti in questo report speciale è per noi un monito a proseguire nel miglioramento dei servizi per i nostri visitatori e nella riqualificazione dell’area. Inoltre, l’inclusione di una istituzione museale in una simile classifica sta a dimostrare che con la cultura si può fare impresa, si possono creare posti di lavoro e ricchezza per tutto il territorio, contrariamente a quanto si è abituati a pensare”.

Per maggiore informazione relative alla Cappella di Sansevero
Per la classifica del Financial Times

Maria Luisa Allocca

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