Salvatore Sabba Lampitelli è un artista partenopeo. Sempre in cerca di nuove strade e di nuove ispirazioni, immerso nella cultura napoletana ma accedente rispetto ad essa, vive nel e del Blues, che corrisponde al suo background artistico. “Sparami” è il titolo del nuovo singolo, pubblicato ad un anno dalla vittoria al programma di Gerry Scotti “The Winner Is”.

Hai vinto “The Winner is” nel 2017. Nel corso del programma hai realizzato diverse cover: quale tra quelle hai sentito che ti appartenesse di più?
Sabba: «Human è la cover più vicina a me attualmente. Pur avendo tutte in comune la caratteristica di essere Blues dentro, Human era la più moderna. Questa sarebbe la risposta più semplice, ma in realtà sono tutte molto vicine al mio mondo. Tutte quante sono riconducibili al mio back ground.»

Hai imparato a cantare da autodidatta, sei compositore e chitarrista. Hai realizzato alcuni progetti discografici, in particolare due dischi come “Sabba e gli Incensurabili”. Hai però dichiarato di essere in cerca di nuove strade: a che punto del percorso sei?
Sabba: «Mi sono sempre sentito in cerca di nuove strade, da quando ho iniziato a fare musica. Ho fatto per 10 anni il ballerino prima di cambiare strada. Ho cambiato diversi ruoli, pur facendo il musicista: autore, cantautore, interprete, corista, organizzatore di eventi, ecc… Magari per arrivare ad una sintesi musicale che nasca dal crossover. Mixare vari generi, che possono essere tutti provenienti dal mio back ground classico, moderno e vintage, che, infine, si uniscono per arrivare a nuove strade. E’ quello che sto facendo adesso ed il primo passo raggiunto con “Sparami”, primo singolo di un nuovo lavoro

“Sparami” è un viaggio onirico. Cosa ti ha fatto capire che fosse il pezzo giusto per il tuo ritorno?
Sabba: «In realtà quando sono uscito da “The Winner is”, come a tanti, anche più giovani di me, sarà successo sicuramente (perché più malleabili, a differenza mia), mi hanno consigliato persone importanti ed addetti ai lavori. Il consiglio principale era: “esci presto con un disco, cavalca l’onda”. Io sono del toro e sono testardo e credo che l’unica cosa che bisogna fare sia seguire la nostra strada: fare bene musica. Esci da una trasmissione, dove sei andato per fare musica, e appena uscita ti mettono fretta e non hai modo di ragionare bene sul tuo modo di cantare, sui testi, sul tuo percorso, anche il mood, il look. Rischi di essere plasmato da consigli altrui. Io ho, invece, avviato una lunga ricerca e prodotto molte cose. Alcune sono rimaste nel cassetto e questa è solo la prima cosa che ho deciso di far uscire. Altre sono in attesa di un momento migliore, perché non rappresentavano il suono che stavo cercando. Credo nel valore aggiunto del napoletano. Sono uno di quelli che è andato via ma che non dimentica il suo passato. Credo nelle radici e voglio far nascere “da giù” quello che poi porterò “su”.»

Pensi di coniugare questa passione per la tua terra ed il dialetto napoletano con la tua musica?
Sabba: «Se intendi cantare in dialetto no. In dialetto non mi sento portato a cantarci, pur avendolo fatto in passato e pur facendolo ancora in maniera estemporanea. Le mie canzoni hanno un altro approccio, ma senza disdegnare mai. A dirla tutta la matrice Blues in Campania è molto forte e dopo Carusone e Pino Daniele ci sono altri artisti che sono nati a Napoli.»

Il videoclip del singolo è un po’ insolito. Quanto hai contribuito alle idee espresse?Sabba
Sabba: «Non ho contribuito per niente. Ho lasciato la libertà creativa ed artistica ai collaboratori. Francesco Paura, uno dei capisaldi della cultura hiphop italiana, in realtà è anche un ottimo grafico ed un ottimo videomaker. Faccio anche un po’ l’attore e lui mi ha coinvolto, facendomi interpretare un criminal boy ispirato al film “Spring Breaker”. Mi sono prestato molto volentieri anche perché in Italia queste cose vengono concepite come cafone, a causa di una cultura diversa. In America però sono cose normali.».

Prossimi appuntamenti

Sabba è ospite della Casa della Musica di Napoli in showcase per presentare il nuovo singolo. Il 22 maggio sarà a Frattaminore per un concerto.

Sara C. Santoriello

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