Daniela Ferrari Boschi presenta il suo nuovo singolo C.C.C. Le arti dello spettacolo hanno attraversato la sua lunga carriera. Dall’interpretazione di “Voglio Vivere Così” ai salotti televisivi. Lo Swing, più di tutti gli altri generi, ha ricoperto un ruolo importante nel suo percorso artistico, incoronandola nel capoluogo lombardo. Il suo album La Signora Delle Favole è la rivincita dello Swing italiano.
Sei un’amante dell’arte a 360°: ballo, canto, teatro, doppiaggio. Perché tra le tante forme hai scelto proprio lo Swing?
Ferrari Boschi: «Perché lo swing fa parte della mia natura in quanto me l’ha trasmesso mia madre. Mio padre era tenore lirico e quindi ascoltavo fin da bimba le opere e, dall’altra parte, mia madre mi metteva sempre i dischi di Elle Fitzgerarld o di Enzo Jannacci. Fa parte della mia essenza, del mio Dna. Dopo tanti anni di esperienza nei vari generi musicali, dalla classica al musical, al jazz al pop e al blues, ho pensato che quello che mi rispecchia di più è lo swing jive perché è una musica vivace, ballabile, tant’è vero che mentre faccio gli spettacoli canto, ballo, presento. Mi piace dire a 366°.»
Nel 2012 hai animato la scena milanese con un Festival dedicato allo Swing. Un progetto che ha coinvolto anima e corpo nella sua realizzazione. Perché la necessità di organizzarlo a Milano?
Ferrari Boschi: «Perché avendo partecipato al Festival più famoso d’Europa, lo Jamboree a Senigallia, ho pensato: perché Milano non ha un suo Festival Swing? Necessita di far riscoprire, soprattutto ai giovani, questa musica che era stata dimenticata, soprattutto lo Swing italiano. Affinché i giovani potessero capire la nostra storia musicale e farli avvicinare a questo genere di musica, di ballo e modo di vivere. L’ho organizzato da sola, dagli aspetti burocratici alla direzione artistica. Alla fine di tutto il lavoro sono anche salita sul palco: una doppia dose di adrenalina. Mi ha comportato comunque molta soddisfazione. Anche ragazzi vent’enni si divertivano da matti. Quello che mi è piaciuto di più è che le persone, entrando nella palazzina Liberty, si catapultavano in un altro mondo, in un’altra epoca. Vedere lo scambio generazionale, tutti sorridenti, veramente bello!»
Ciò però ha comportato un allontanamento dai salotti televisivi.
Ferrari Boschi: «Assolutamente sì perché in quel momento prediligevo salire su un palco, dare questa mia performance dal vivo. Preferivo avere il pubblico a contatto, trasmettere loro quello che io provavo e vedere nei loro occhi quello che provavano nei miei confronti. La televisione è bellissima. Io l’ho fatta mi è piaciuta tanto. Poi mi sono allontanata perché non era più parte del mio essere. Avevo capito che dovevo fare più live. Ma chissà, forse ritornerò.»
Il nuovo singolo C.C.C. cosa rappresenta per la tua carriera?
Ferrari Boschi: «Un ritorno sul palco con questo genere musicale, ma che essendo parte di un gruppo di inediti, ho voluto riprendere lo stile Swing degli anni ’30 e ’50 della nostra storia in una chiave più moderna. Mi piace chiamarlo uno swing “fresco”. Mi aspetto che i giovani che amano il pop e gli altri generi musicali, capiscano che lo Swing ha questa vivacità giocosa e solare che si può trasformare in tanti modi ed essendo ballabile unisce anche.»
Il 10 febbraio Daniela Ferrari Boschi è stata ospite a Vigevano per un evento live dove ha presentato tre brani, tra cui C.C.C. in chiave acustica.
Sara C. Santoriello
LA MIGLIORE INTERPRETE ITALIANA DEGLI ULTIMI 20 ANNI ALMENO???