In un clima mondiale macchiato dal razzismo e dalla paura, dall’islamofobia e dall’allarmismo per le spiacevoli vicende che continuano a ripresentarsi nel nostro scenario collettivo, si pone un altro progetto che intende portare in testa il diritto di espressione e di libertà.
Domenica 18 settembre 2016 alle ore 21.00, presso la Sala Pasolini di Salerno, la rassegna “Femminile palestinese“, curata da Maria Rosaria Greco, ospita “Jussur Project e Amal Ziad Kaawash in concerto“, il coinvolgente momento musicale che dà forma alle onde del Mediterraneo.
Si tratta del primo appuntamento del programma 2016/ 2017 di Casa del Contemporaneo, che promuove la rassegna dedicando l’iniziativa a più zone mediterranee e specialmente a “Women’s boat to Gaza“, il progetto internazionale della Freedom Flotilla Coalition che per il 14 febbraio ha previsto la partenza da Barcellona di due imbarcazioni dirette verso Gaza con un equipaggio di sole donne. Si cerca in questo modo di attirare l’attenzione sul territorio di Gaza, di rivendicare i suoi due milioni di abitanti e denunciare l’assedio illegale che li stringe.
Alla base del progetto “Femminile palestinese” c’è un importante scambio interculturale, un voler appianare le differenze sociali per ritrovarsi tutti appartenenti alla stessa famiglia, in un importante lavoro di confronto.
Il dialogo è posto in primo piano e sembra essere ancora una volta più efficace se posto sulla sinfonia vincente. Nessun confine sembra essere stato prefissato e nello stesso gruppo musicale “Jussur Project” i componenti sono internazionali: Helmi M’hadhbi (Tunisia); Oud – Angel Ballester (Cuba) Sax, flauto e clarinetto; Sanjay Kanza Banik (India); Tabla indiane, percussioni. Inoltre con i musicisti, Dalal Suleiman (Italia/Palestina) attrice e ballerina, spumeggiante e sinuosa onda sul palco.
Al gruppo si unisce una special guest: Amal Ziad Kaawash (Libano/Palestina), cantante e illustratrice di Beirut per la prima volta in Italia.
Lo spettacolo diventa così una tela, pronta ad essere dipinta dai colori dell’ Africa, America, Asia e Europa.
Il risultato è straordinario, i cuori degli spettatori seguiranno l’ingrangersi delle onde mediterranee, avranno un unico ritmo, come se fossero nel medesimo corpo.
Alessia Sicuro