NAPOLI. Sabato 22 aprile il Museo del Tesoro di San Gennaro apre le porte per un’imperdibile visita guidata.

Il capoluogo partenopeo è sicuramente uno degli esempi più forti al mondo di come il suo popolo abbia un legame così intimo con il suo Santo Patrono. Molte sono le figure a cui i napoletani sono legate in modo profondo, che hanno contribuito a rendere celebre la città di Napoli nel panorama internazionale, con le sue tradizioni, la sua cultura e il suo stile di vita.
Si potrebbero citare, in via esemplificativa, il teatro di  Eduardo De Filippo, i film di  Massimo Troisi, Totò e  Sophia Loren, le sceneggiate di  Mario Merola e ovviamente l’insuperabile calciatore Diego Armando Maradona.

Un posto privilegiato però lo occupa la figura di San Gennaro: un intreccio di fede, amore, riti e superstizioni che non presenta eguali. Un rapporto così forte che dura nel tempo da sedici lunghi secoli.

Celebre in tutto il mondo è sicuramente il “miracolo” della liquefazione del sangue di San Gennaro che avviene tre volte durante l’anno: il primo sabato di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre.

Testimonianza del singolare legame religioso fra la città di Napoli e il santo patrono è l’inestimabile Tesoro di San Gennaro, il cui valore sembra essere superiore al tesoro della Corona Inglese. Il Museo del Tesoro di San Gennaro,  situato accanto al Duomo, accoglie opere meravigliose come: documenti rari, gli argenti – collezione unica al mondo raccolta dal 1305 -, i busti del Santo, il reliquario del sangue donato da Carlo II D’Angiò – che ancora oggi contengono le ampolle del sangue durante la processione, calici, piatti, candelabri e altri incantevoli oggetti  raccolti da oltre sette secoli, oltre che i dipinti di enorme valore.

Lungo l’iter museale, solo al terzo piano, si avrà la possibilità di ammirare i leggendari  e incommensurabili gioielli. Tra i capolavori si ricordano: la Collana di San Gennaro, iniziata nel 1679, con tredici grosse maglie in oro massiccio adornate da croci tempestate di zaffiri  e smeraldi; la Mitra d’argento dorato, datata 1713, con più di 3694 rubini, smeraldi e brillanti; il Manto di San Gennaro coperto da pietre preziose e di smalti raffiguranti le insegne araldiche del casato; il Calice d’oro tempestato di rubini, smeraldi e brillanti, del 1761, realizzato da Michele Lofrano.

Sabato 22 Aprile, dalle ore 18.00, sarà l’occasione per conoscere ed osservare con meraviglia il fantastico Tesoro di San Gennaro, custodito dal Museo , che  è stato definito dalla critica mondiale “un patrimonio unico al mondo per bellezza artistica e spessore culturale”. L’esposizione intitolata “Il Tesoro di Napoli, I Capolavori del Museo di San Gennaro per Napoli” è stata curata dal direttore del Museo Paolo Jorio, ed ha attualmente sede stabile nelle mura del Museo dopo un tour espositivo, dalla durata di un anno, con tappe alla Fondazione di Roma di Palazzo Sciarra, al Musée Maillol a Parigi e alla Casa Fiat di Cultura di Belo Horizonte in Brasile.

Dopo la visita guidata al Museo, gli ospiti avranno la possibilità di intraprendere un percorso esclusivo fino ad arrivare all’interno della splendida Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, eccezionalmente e gratuitamente visitabile di notte nonostante la chiusura al pubblico della Cattedrale. Per coronare la serata, che si presenta come un’occasione più unica che rara, ai partecipanti verrà offerto un aperitivo all’interno della sala del Domenichino.

Per maggiori informazioni

Maria Luisa Allocca

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