In occasione della “Festa della musica” il 21 giugno, presso gli Scavi di Pompei, si terrà una mostra fotografica interamente dedicata ai Pink Floyd. Gli scatti risalgono al clamoroso concerto che il gruppo inglese tenne presso il suddetto sito nel lontano 1971. Concerto a porte chiuse che diede vita al video “Pink Floyd – Live at Pompei”.
La “Festa della musica 2016” è organizzata e promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: l’iniziativa prevede un ricco e vasto programma davvero interessante in cui tanti artisti si esibiscono in piazze, strade, palazzi, musei e siti archeologici. Nel nostro caso, l’Anfiteatro degli Scavi di Pompei ospiterà un vero e proprio percorso visivo interamente incentrato sui Pink Floyd .
Il Soprintendente Massimo Osanna e il curatore dell’evento, Adrian Maben, hanno deciso di anticipare l’apertura della mostra fotografica: il 21 giugno i visitatori del sito archeologico, potranno vedere in anteprima gli scatti fotografici che saranno poi resi noti a tutti a partire dal 9 luglio, dopo il concerto di David Glimour, storico chitarrista della band inglese.
Dal 12 al 17 luglio, la mostra sarà in pausa, per riprendere poi il 18 luglio fino a fine settembre.
L’esposizione fotografica comprende circa 250 scatti dei Pink Floyd: scatti eseguiti in scena, durante il concerto, e scatti inediti che nessuno ha mai visto. Tutte le foto riguardano il concerto del 1971: ci sono alcuni scatti di un cameramen, e sarà proiettato un video che comprende i discorsi tra il gruppo e il regista, Adrian Maben, le chiacchierate tra il gruppo e i pensieri di ognuno di loro.
La mostra fotografica sui Pink Floyd si svolge lungo 80 metri di passaggi sotterranei: l’atmosfera sarà ancora più magica e stupefacente perché i visitatori saranno accompagnati lungo il tragitto dalle musiche più note e più belle del gruppo inglese.
La scelta di un evento così imponente, quale appunto la mostra fotografica sui Pink Floyd, è ovviamente una scelta che vuole essere un forte segnale per promuovere l’evento “Festa della musica 2016”: cantare nelle piazze e per le strade è certamente motivo di attrazione, ma farlo in musei e in siti archeologici è una strategia per coinvolgere in maniera organica tutta l’Italia. Il messaggio che si vuole trasmettere è soltanto uno: la cultura, l’armonia e l’universalità della musica.
Arianna Spezzaferro