L’inizio della stagione 2021/2022 per il mondo del calcio è stato decisamente negativo, ma tutto ciò non ha riguardato le vicende di campo, bensì quelle extracalcistiche. Da diverse parti del mondo e in particolare in Premier League, si sono susseguite notizie piuttosto spiacevoli che hanno minato, e in alcuni casi rovinato, la carriera dei calciatori coinvolti. Perché alcuni di essi non solo non riusciranno a riabilitare completamente la propria immagine, ma probabilmente non rimetteranno mai più piede su un campo di calcio, nemmeno in carcere.

Il primo racconto dalla Premier League, ed anche il più inaspettato per modi e avvenimenti, è quello di Kurt Zouma e del suo gatto. Il difensore del West Ham ha pubblicato sui suoi canali social un video in cui calciava il suo animale domestico, il tutto accompagnato da fragorose risate di sottofondo da parte sua e dei presenti. L’eco del video è arrivato fino al campo di gioco, poiché la sera stessa in cui il video venne pubblicato, l’ex Chelsea è sceso in campo contro il Watford ed è stato sommerso dai fischi sia dai suoi tifosi che da quelli avversari. In seguito, il francese è stato multato e messo fuori rosa, ha perso diverse sponsorizzazioni (tra cui quella con adidas) ed è costato anche agli Hammers sia in termini di immagine che economici, con diversi accordi saltati proprio a causa di quella presenza. Sono state molte le voci a condanna del gesto, arrivate sia da personaggi sportivi che politici. C’è stato anche un tentativo di difesa del suo compagno di squadra Michail Antonio, volto a chiedere se questa demonizzazione non sia quantomeno esagerata. Alla fine di tutto, rimane l’idea che l’immagine di Kurt Zouma sarà persa per sempre, così come ha perso (ovviamente) la custodia dei suoi gatti.

Altra storia proveniente dalla Premier League è quella di Mason Greenwood. Il promettente classe 2001 del Manchester United è stato arrestato dalle autorità inglesi dopo il video denuncia della sua fidanzata sul suo profilo Instagram, in cui la donna appariva spaventata e con evidenti segni di percosse sul suo viso, e dopo aver diffuso un’audio in cui si poteva udire l’esterno inglese costringerla ad avere rapporti sessuali nonostante i ripetuti rifiuti della ragazza. Dopo l’arresto, Greenwood è stato prontamente messo fuori rosa dai Red Devils, e la sua immagine è sparita dal sito ufficiale, così come è stata cancellata anche nel videogioco FIFA 22. La carriera di colui che poteva essere non solo il futuro del Manchester, ma anche della Nazionale Inglese, è quindi praticamente già giunta al termine dopo sole 4 stagioni da professionista. E pur essendo ora in libertà vigilata, la sensazione è che finirà anche lui in carcere.

Così come in carcere ci era finito Benjamin Mendy, che ci è entrato nei primi di settembre 2021 e ci è rimasto fino al 7 gennaio, dopo esser stato rilasciato su cauzione. Il terzino francese del Manchester City deve ancora affrontare le 7 accuse di stupro nei confronti di 5 donne ed è al momento isolato nel suo domicilio, dopo aver passato anche le festività senza poter godere dei privilegi da carcerato “vip”, rimanendo quindi tra i detenuti comuni. Il campione del mondo 2018 è tra coloro che non riabiliteranno mai la propria indagine, e che il mondo del calcio ha definitivamente ripudiato. Stesso destino che toccherà a Gylfi Sigurdsson. L’islandese risulta irreperibile dal 20 luglio scorso, dopo l’arresto per pedofilia, e nonostante non si sappia altro della vicenda, la posizione attuale dell’ex Everton è ancora un mistero. Storie di Premier League, che con la bellezza di questo sport c’entrano ben poco.

La notizia della richiesta di estradizione e il mandato d’arresto internazionale emesso nei confronti dell’ex Manchester City e Milan, Robinho, è stata invece senza dubbio quella meno inaspettata degli ultimi tempi. Il brasiliano era stato accusato dalla procura di Milano per lo stupro ai danni di una 23enne accaduto ben 9 anni fa. Le notizie dall’Italia convinsero anche il Santos a prendere le distanze dall’attaccante, rescindendo il suo contratto ancor prima che Robinho potesse mettere piede in campo. Tuttavia, nonostante le accuse e la richiesta di estradizione, è improbabile che il brasiliano venga rispedito in Italia per scontare la sua pena in carcere, per via delle leggi vigenti in Brasile che tendono a proteggere i rifugiati politici e in particolare i propri concittadini.

Se l’è cavata (per ora) a buon mercato invece un altro difensore francese, ovvero Lucas Hernandez. Il giocatore del Bayern Monaco era stato condannato a 4 anni di reclusione dopo la condanna per violenza domestica, assieme alla compagna per la quale però non era stato notificato il divieto di contatto. Dopo essersi riappacificati, il fratello di Theo Hernandez e la donna sono partiti per la luna di miele prima che il divieto scadesse e questo, unito al fatto che l’ex Atletico è anche recidivo, ha convinto il tribunale a procedere con l’arresto. Dato però il modo in cui è avvenuta la violazione, il tribunale ha sospeso la sentenza, a patto che Hernandez non commetta altri reati nei prossimi 4 anni. Carcere evitato per lui, ma non è detto che ciò non convinca il Bayern a risolvere anzitempo il suo oneroso contratto

Quando il calcio giocato si allontana in questo modo è difficile anche mantenere una oggettività nel giudizio. Anche le molestie testuali della leggenda olandese Marc Overmars nei confronti di alcune colleghe dell’Ajax sono di difficile commento. L’unica cosa certa è che il mondo, specialmente nell’epoca social, non perdona e non dimentica certe azioni. Ed è improbabile che rivedremo anche solo uno di questi nomi, tranne che nei notiziari, nella sezione della cronaca e non più in quella sportiva della Premier League, perché le loro carriere hanno visto la parola fine. Probabilmente per sempre.

Andrea Esposito

fonte immagine in evidenza: eurosport.it

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