Il 1° Maggio Studenti è un’idea nata con l’intenzione inusuale di celebrare, in occasione del 1° Maggio 2021, questa categoria che come i lavoratori si trova a fare i conti con una nuova realtà effetto di più di un anno di pandemia. Mentre in questi giorni la speranza di un ritorno in classe si è concretizzata e la maggior parte degli studenti italiani hanno avuto la possibilità di ritornare alla “normalità”, la situazione del Paese continua ancora a preoccupare.
La giornata del 1° Maggio 2021 è, infatti, solo un’occasione per dar voce alle preoccupazioni dei giovani in merito al loro futuro e per mostrare quei volti che in questo anno sono rimasti celati tra le mura di casa dietro lo schermo di un computer. Nelle parole degli studenti si percepisce l’aspettativa per un futuro diverso, l’esigenza di una maggiore socialità ma, allo stesso tempo, emergono anche tanti messaggi positivi e di speranza di chi ha saputo trarre vantaggio dagli strumenti che ha avuto a disposizione. Per tanti la DAD è apparsa come un mezzo utile non solo a salvaguardare la salute delle ragazze e dei ragazzi, ma anche ad organizzare lo studio in maniera migliore; per altri invece ha comportato l’emergere di situazioni di stress e di maggiori difficoltà.
Grazie al dialogo instaurato con gli studenti stessi, sono emerse delle opinioni che portano con sé una costante definita dai ragazzi attraverso diverse sfaccettature: «la DAD è uno strumento didattico potenzialmente molto utile». La quasi totalità degli studenti intervistati per il 1° Maggio Studenti (9 tra universitari e liceali) sostiene, infatti, che le possibilità offerte dalla Didattica a Distanza siano molteplici: come l’opportunità di organizzare meglio lo studio extra-scolastico e di gestire il tempo in maniera più produttiva. Anche gli universitari, sebbene siano stati praticamente ignorati da qualsiasi provvedimento che il governo prendesse, tanto da diventare i nuovi innominati, trovano maggiormente produttivo lo studio a distanza poiché garantisce l’occasione di frequentare più corsi e nel miglior modo, permettendo inoltre di usufruire delle registrazioni delle lezioni fornite dai professori.
La prospettiva dei giovani per questo 1° Maggio Studenti è, come emerge dalle loro opinioni, quella di imparare, nel futuro, a sfruttare le potenzialità dei mezzi messi a disposizione nel periodo della pandemia utilizzandole a favore di una scuola più organizzata e innovativa, e di un’università che sia in grado di garantire anche agli studenti fuori-sede o lavoratori, di non perdere le lezioni. Se da un lato non si smette di credere nel futuro, dall’altro si guarda a tutto il tempo perduto.
Il rovescio della medaglia mostra le ferite che queste nuove esigenze hanno comportato, individuando nella mancanza di socialità la piaga che ha sopraffatto maggiormente i giovani, e nello specifico gli studenti. Otto su nove tra gli studenti intervistati per il 1° Maggio Studenti affermano di avere avuto l’esigenza di condividere le proprie esperienze con i coetanei, e stabiliscono nella scuola il luogo dove la socialità si sviluppa nel modo migliore e più spontaneo. Una ragazza afferma: «almeno a scuola si era in compagnia, con i compagni riuscivamo a scherzare e a darci forza», una frase che racchiude il sentimento nostalgico di una normalità che appare ancora estremamente lontana.
L’iniziativa 1° Maggio Studenti intende evidenziare e denunciare anche questi aspetti, per non parlare dei comportamenti eccessivamente rigidi, quasi assurdi, che alcuni docenti hanno avuto nei confronti di alcuni dei loro studenti, già costretti alla novità delle difficili lezioni in DAD. Vedere ragazzi obbligati a bendarsi o a tenere le mani ferme e in vista nel momento di sostenere un esame o un’interrogazione ci proietta in una realtà di abusi, o comunque scomoda.
La fiducia nel futuro sarà la chiave di lettura di questo 1° Maggio 2021 con l’auspicio di un imminente miglioramento delle condizioni di tutti gli studenti, di ogni ordine e grado, e nell’attesa della possibilità di giovare nuovamente della libera socialità. L’obiettivo nelle prospettive dei giovani è quello di riuscire ad integrare i nuovi mezzi per sfruttarne tutti i vantaggi e di ritornare a respirare il profumo della condivisione positiva uscendo dall’alienazione di questi tempi.
Francesca Scola