Giovedì 8 dicembre la comunità vegana in Campania ha voluto incontrarsi da Piperita – Ristorante & Pizzeria Vegetariano e Vegano con sede a Casalnuovo di Napoli e di proprietà delle sorelle Delle Cave, con il fine di inaugurare l’inizio delle Festività Natalizie all’insegna del divertimento a suon di musica live e del consumo di cibo rigorosamente a base vegetale. Come per l’evento “Alleria vegan fest” organizzato a giugno, anche il “Christmas Vegan Party” è stato organizzato da Claudia Squillante di Anonymous for the Voiceless Napoli in collaborazione con Napoli Animal Save.
A differenza di altri locali dove a volte la scelta vegana viene mortificata con piatti improvvisati, il ristorante Piperita riesce sempre a soddisfare le richieste degli animalisti senza doverli fare sentire a disaggio, lasciando comunque la possibilità a chi non appartiene a questa comunità di fare nuove esperienze alimentari. Il Christmas Vegan Party è stato perciò un evento che ha dato la possibilità alle persone non vegane che hanno partecipato di avvicinarsi all’alimentazione a prevalenza vegetale. Abbiamo così deciso ti proporre un’intervista strutturata alle varie organizzazioni che hanno partecipato, per raccogliere le loro impressioni e i loro pareri rispetto all’evento. Di seguito le risposte di ogni organizzazioni alle seguenti domande: «Che impressioni avete avuto della serata in qualità di attivisti?» e «Quale apporto possono dare serate come queste alla causa antispecista?».
Il primo ad essere intervistato in merito al Christmas Vegan Party è stato Angelo Delle Cave, proprietario di Piperita – Ristorante & Pizzeria Vegetariano e Vegano, il quale ha affermato: «Noi di Piperita non siamo nuovi ad eventi di questo tipo. Ci piace ospitare feste vegane come occasione per chi ha abbracciato questa filosofia di vita di incontrarsi, mangiare buon cibo vegan e divertirsi insieme, lasciando la porta aperta a chi non appartiene a questa comunità. Inoltre è una possibilità per i collettivi di associazioni vegane animaliste ed antispeciste, di farsi conoscere, confrontarsi fra loro e dar vita a collaborazioni e nuove idee da portare in strada. Abbiamo inaugurato nel modo migliore con il Christmas Vegan Party, le festività natalizie, é stata una festa partecipata e di successo».
Si è espressa anche la stessa organizzatrice dell’evento Claudia Squillante di Anonymous for the Voiceless Napoli, la quale ha dichiarato: «L’idea di creare un evento rivolto a chi ha abbracciato la causa animale diventando vegano e a chi fa attivismo, mi venne la scorsa estate con Alleria Vegan Fest che intendeva essere una Réunion della comunità vegana Campana, volta alla conoscenza ed alla cooperazione fra associazioni intervenute. Il successo ha superato le aspettative, con una partecipazione corale ed in virtù di questo, ho inteso replicare con una festa natalizia appunto titolata Christmas Vegan Party. Anche questa volta il ristorante Piperita ha ospitato l’evento con entusiasmo e generosità e per questo ringrazio il personale ed i proprietari per aver affinato l’organizzazione con la loro professionalità. Personalmente sono attivista con il movimento Anonymous for the Voiceless di Napoli ed in quanto tale ritengo che il successo di questi eventi è risultato essere proprio la nascita di collaborazioni fra attivisti ed associazioni per battersi insieme in strada a favore dei diritti ed il benessere animale, quindi direi obiettivo raggiunto».
In seguito ha rilasciato dichiarazioni in merito al Christmas Vegan Party Marina Chiarizia, country liaison di Animal Save Italia e organizzatrice di Napoli Animal Save: «È stata un’ottima occasione per incontrare diverse realtà e creare delle alleanze, oltre a fare del bene donando una parte del ricavato ad associazioni per gli animali, ma soprattutto è stato un modo per rallentare, cosa che spesso nell’attivismo abbiamo difficoltà a fare. Rallentare per renderci conto che l’attivismo è fatto da tante persone che hanno bisogno di cura e di momenti di svago, perché molte azioni sono emotivamente e fisicamente difficili e ogni volta dovremmo ricordarci di recuperare, momenti come questo sono fondamentali quando ce ne dimentichiamo».
Era presente al Christmas Vegan Party anche Nicola Campomorto attivista dell’Associazione Tartarughe marine in Campania, il quale ha dichiarato: «È stata una bella serata! Mi è piaciuta l’idea della musica live. E si, credo che questi eventi possano servire a noi per rivedere vecchi e nuovi amici e per promuovere il cibo e la scelta vegana. È importante anche promuovere, durante la serata, le iniziative o le proposte a cui si sta aderendo o partecipando, così da amplificare le tematiche che ci riguardano. Il tutto con lo scopo di diffondere rispetto ed empatia».
Infine si è espressa in merito alla serata Christmas Vegan Party anche Leda Tonziello vicepresidente dell’Associazione Domizia, coordinamento di associazioni nato per creare un consorzio di attività capace di tutelare e di valorizzare il patrimonio del litorale casertano: «Si è fatta una raccolta firme che ci auguriamo venga applicata. Inoltre questi eventi possono favorire l’incontro tra attivisti e cittadini che vogliono avvicinarsi a queste tematiche in modo attivo».
In ogni caso, il Christmas Vegan Party non è stato inevitabilmente un momento politicamente disimpegnato. Di fatto la conoscenza di attivisti quotidianamente impegnati nel garantire il benessere degli animali potrebbe avere stimolato le persone ad incominciare con l’interessarsi dell’attivismo e conseguentemente diventare nel tempo capaci di spostare il proprio sguardo dagli aspetti soggettivi del vissuto e della sensibilità individuale a quelli oggettivi, rappresentati dal complesso delle manifestazioni della vita materiale e dal modo di produzione attorno a cui si organizza l’intera società. Ragion per cui anche eventi disinteressati come questi e apparentemente slegati dall’attivismo possono contribuire a trasformare i rapporti sociali esistenti in nuovi rapporti sociali che garantiscono il benessere degli animali.
Gabriele Caruso