Un uomo e una donna in abiti tradizionali Garba
Un uomo e una donna in abiti tradizionali Garba (fonte: Wikimedia Commons)

Lo scorso 18 settembre due perle architettoniche indiane sono state incluse nel patrimonio culturale dell’UNESCO: il Santiniketan e i complessi sacri degli Hoysala. Pochi mesi dopo, il 6 dicembre, anche la Garba è stata inserita nel patrimonio immateriale dell’UNESCO.

Santiniketan: un’oasi di pace e cultura

“Santiniketan” è un termine sanscrito che può essere tradotto come “la dimora della pace”. È stato fondato nel 1901 da Rabindranath Tagore (1861 – 1941) – famoso poeta, filosofo e artista indiano – nello Stato del Bengala Occidentale. Questo luogo è conosciuto per il suo particolare approccio all’educazione basato su una connessione profonda con l’arte e la natura. L’obiettivo di Tagore, infatti, era creare un ambiente educativo alternativo che andasse oltre i confini dell’istruzione convenzionale.

Il cuore del Santiniketan è l’Università Visva-Bharati, fondata nel 1921 da Tagore stesso. Questa università è un punto di riferimento nazionale per l’arte, la letteratura, la musica e la danza. Il campus è immerso in un ambiente naturale, con alberi, giardini e corsi d’acqua che creano un’atmosfera rilassante e volta a ispirare gli studenti che lo frequentano.

Uno degli eventi più famosi ospitati nel Santiniketan è il Poush Mela, che celebra l’inizio della stagione del raccolto e dura sei giorni a partire dal settimo giorno del mese di Poush (nono mese del calendario bengalese). Durante questa festa, il campus si anima con esibizioni culturali, mercati artigianali e una varietà di eventi artistici.

Ma perché Tagore ha dedicato la sua vita a creare un luogo così unico? La risposta risiede nella sua convinzione che l’educazione debba essere un’esperienza che abbraccia non solo la mente, ma anche l’anima. Lui credeva che arte, cultura e natura fossero inseparabili dal processo educativo; per questo motivo fondò il Santiniketan con lo scopo di trasformare il suo pensiero in realtà.

Entrata del Santiniketan
Entrata del Santiniketan (fonte: Wikimedia Commons)

I complessi sacri degli Hoysala: un trionfo dell’architettura indiana

I complessi sacri degli Hoysala, situati nello Stato del Karnataka, sono tre templi costruiti tra il XII e il XIII secolo. Le sculture iperrealistiche e le incisioni nella pietra raccontano storie epiche e mitologiche sulla storia di questa dinastia dell’India del sud.

Uno dei più celebri è il Tempio di Chennakesava a Belur, costruito nel XII secolo e dedicato a Visnù. È famoso per le sue complesse sculture e le dettagliate lavorazioni a intaglio. Ogni centimetro del tempio è adornato da statue rappresentanti divinità, animali mitologici e scene di vita quotidiana.

Un altro importante complesso sacro Hoysala è il Tempio di Hoysaleswara a Halebidu, costruito nel XIII secolo e dedicato a Shiva. È noto per le sue pareti decorate con danzatrici celestiali (apsara) e pannelli intricati che narrano storie mitologiche.

Grazie ai dettagli finemente scolpiti e al sapiente uso della luce e dell’ombra, entrambi i templi sono esempi straordinari della maestria artistica degli Hoysala. Non sono importanti solo dal punto di vista religioso, ma testimoniano anche la ricca eredità storica e culturale dell’India; sono dunque una tappa imperdibile per chiunque voglia immergersi nella storia e nell’arte dell’antica civiltà indiana.

Ballerine di Garba si esibiscono al tempio Ambaji
Ballerine di Garba si esibiscono al tempio Ambaji (fonte: Wikimedia Commons)

Garba: una danza tra colori e spiritualità

La Garba è un’antica danza che affonda le sue radici nelle celebrazioni religiose dello Stato del Gujarat. Questa arte è legata alla festa di Navaratri (“nove notti”), entrambe dedicate all’adorazione dell’espressione femminile di Dio: Devi (Durgā) o Śakti. La parola “Garba” deriva dal termine sanscrito “Garbha” (“utero”), che simboleggia la vita, la fertilità e la creazione. Questa antica danza ha attraversato epoche e generazioni, diventando oggi una manifestazione intrinseca della cultura gujarati.

All’inizio la danza veniva eseguita solo da donne ma, con il passare del tempo, si è trasformata in un’arte aperta a tutti. Come le altre danze indiane, è caratterizzata da vivaci coreografie e sgargianti abiti tradizionali, solitamente rossi, rosa, gialli e arancioni. L’elemento distintivo della Garba è la sua esecuzione in cerchio, che simboleggia l’unità tra le persone e la ciclicità della vita. La danza è accompagnata da canti e musica, quest’ultima composta da strumenti come il dholak (un tipo di tamburo molto popolare in India del nord), il bhorrindo (una semplice palla di argilla cava con dei fori), lo shehnai e il sundari (entrambi simili per forma al flauto e all’oboe). Nel corso dei secoli, la Garba ha subito diverse influenze culturali da varie regioni dell’India. La sua popolarità si è poi estesa oltre i confini nazionali, diventando una forma di espressione artistica amata in tutto il mondo.

L’inclusione della Garba nel patrimonio UNESCO è stata accolta con entusiasmo da artisti, studiosi e appassionati di danza indiana in tutto il mondo. Times Square, uno dei maggiori incroci di New York, è stato invaso da ballerini vestiti con abiti tradizionali che hanno dato vita a uno spettacolo proprio in stile Garba.

Il Primo Ministro indiano, Narendra Modi, ha condiviso con entusiasmo la notizia su X: «La Garba è una celebrazione della vita, dell’unità e delle nostre tradizioni radicate. La sua iscrizione nella Lista del Patrimonio Immateriale mostra al mondo la bellezza della cultura indiana. Questo onore ci ispira a preservare e promuovere il nostro patrimonio per le generazioni future. Congratulazioni per questo riconoscimento globale». Il leader, che da tempo cerca di espandere il soft power dell’India, ha visto nella Garba uno strumento ideale per promuovere l’immagine della sua nazione a livello mondiale. Questa danza intrisa di spiritualità si presta perfettamente a incarnare l’essenza del suo progetto politico volto a creare un’India radicata nelle tradizioni religiose.

L’inclusione del Santiniketan, dei complessi Hoysala e della Garba nel patrimonio UNESCO è un importante tributo alla ricchezza culturale dell’India, che merita di essere preservata per le generazioni future. Con questo riconoscimento internazionale, il mondo avrà l’opportunità di scoprire e apprezzare la straordinaria eredità culturale di questa nazione millenaria.

Matthew Andrea D’Alessio

Matthew Andrea D'Alessio
Sono nato nel 1999 e ho trascorso la mia infanzia leggendo libri e scrivendo storie. Questa passione mi ha spinto a intraprendere gli studi umanistici all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, dove mi sono laureato in lingue orientali. Convinto che la conoscenza debba essere alla portata di tutti, collaboro con Libero Pensiero per diffondere l’informazione nel rispetto dell’obiettività giornalistica.

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