L’illustratore e fumettista Milo Manara è il protagonista della mostra Cosi fan tutte. Le metamorfosi d’amore, mostra dei bozzetti delle scene e dei costumi dell’opera di Mozart, allestita per celebrare la conclusione di un anno di mostre al Museo Irpino di Avellino. Situato nel complesso monumentale del Carcere Borbonico, il museo ospiterà questa volta una mostra dedicata alla reinterpretazione in chiave fumettistica dei bozzetti dei disegni delle scene e dei costumi dell’opera buffa mozartiana, il cui debutto a Vienna, la città mozartiana per eccellenza, è da far risalire al 26 gennaio del 1790. L’esposizione è stata inaugurata il 13 gennaio, dopo una preview ridotta organizzata in occasione dell’apertura della cinquantaseiesima stagione lirica al Teatro Pergolesi di Jesi, e sarà visitabile fino al 9 marzo.
La riuscita operazione di rivisitazione da parte di Milo Manara ben si sposa con il carattere giocoso e sottilmente erotico dell’opera; Così fan tutte è infatti la terza opera buffa composta da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, lo scrittore libertino che scelse di vivere la sua vita e scrivere le sue opere seguendo i dettami dell’edonismo più sfrenato.
Nel dramma giocoso ambientato a Napoli, Lorenzo Da Ponte si prende gioco dei presunti vizi delle donne, giudicate incapaci di essere fedeli nei confronti dei mariti. Ecco dunque da cosa traggono spunto le illustrazioni di Manara, che elaborano i temi del celebre duo Mozart-Da Ponte in una chiave mitica e senza tempo: Venere, Apollo, Minerva, Mercurio, Giove e altri dei e semidei sono solo alcune delle figure che stuzzicano la fantasia di Manara e che possiamo figurarci in casa della protagonista Fiordaligi; d’altra parte, sono gli stessi personaggi che animavano l’immaginario intriso di Neoclassicismo tipicamente settecentesco. A questi, nella mostra del fumettista si accompagnano le illustrazioni della messa in scena di Così fan tutte: dal palcoscenico alle quinte, il mondo del teatro diventa lo sfondo sul quale si stagliano le figure sinuose e provocanti degli attori e delle attrici che lo abitano, vestiti secondo l’uso dell’epoca e animati da una scia di colori a tinta tenue.
Ad arricchire la mostra vi saranno inoltre nove illustrazioni realizzate dallo stesso Manara in occasione dei 250 anni dal primo concerto di Wolfgang Amadeus Mozart in Italia, tenutosi nelle sale del Palazzo Todeschi di Rovereto il 25 dicembre 1769; nove immagini volte a ripercorrere i momenti salienti di tre delle più grandi opere del maestro austriaco: Le nozze di Figaro (K 492), Don Giovanni (K 527) e lo stesso Così fan tutte (K 588).
Il lavoro dell’artista veronese è stato commissionato da un pool internazionale di teatri che hanno coprodotto la messa in scena dell’Opera, con la regia di Stefano Vizioli: Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Fondazione Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena, Teatro Sociale di Rovigo, Opéra-Théâtre de l’Eurométropole de Metz.
La mostra sarà visitabile dal martedì al sabato dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
Giulia Imbimbo