Non potevamo non incontrare The Wonkies, un gruppo, prodotto da Bliss Corporation di Torino, che sta velocemente conquistando un’ampia fetta di pubblico. Cinque per uno, uno per cinque. I membri della band sono: Marco Schellino (voce e chitarra), Filippo Ugliengo (voce e basso), Marco Ugliengo (batteria), Luca Fabbricatore (voce e chitarra), Vittorio Vallivero (chitarra).
Evidente la loro ispirazione al Festival dell’Isola di Wight e nel loro DNA, come riportato su loro sito www.thewonkies.it, “tracce di Jimi Hendrix, The Who, The Moody Blues, o i loro epigoni italiani come I Corvi, i Dik Dik, o la Formula 3.”
Il titolo dell’album più celebre dei The Wonkies la dice già lunga: “Colazione all’inglese”. Abbondante, energetica, forse proprio a significare, metaforicamente, le contaminazioni musicali caleidoscopiche che vi convergono con successo. Vengono definiti e si autoproclamano londinesi, bohémienne, skinny, colorati, scapigliati, nu-vintage, shopposi e dandy. Sicuramente sanno farsi amare, ma si ricorderanno che fine ha fatto Dorian Gray?
Inizialmente le vostre canzoni erano in lingua inglese; successivamente avete deciso di cantare in italiano. A cosa è dovuta questa scelta?
«Dopo anni e anni di composizione, ci siamo resi conto che non esiste mezzo migliore, per mandare un messaggio, al di fuori della lingua che conosciamo meglio, anche se tutto diventa più difficile.»
“Colazione all’inglese”, titolo originale ed esplicativo. Parlateci di questo album.
«Essendo il primo, ha tutte le caratteristiche dell’album di esordio di una band. Contiene due anni di lavoro e molti esperimenti, da quelli più pop a quelli più elettronici. Sono stati esercizi di stile che ci hanno portato man mano ad essere più determinati. Tutto ciò è stato uniformato dal fatto che è tutto suonato e scritto da noi.»
Cosa è essere dandy oggi? Sapete che fine ha fatto Dorian Gray?
«Non ne abbiamo la minima idea! Essere dandy oggi, significa non rispondere a questa domanda.»
I video dei brani dei The Wonkies sono sempre molto belli e apprezzati. Quanto conta per voi l’immagine?
«L’immagine, oggi, è indiscutibilmente importante: non lo è quanto la musica, ma consente di fare la differenza su più fronti. È quello che speriamo di fare noi.»
Da dove nasce la vostra passione per gli anni Settanta e per l’Inghilterra?
«I Led Zeppelin ci hanno trascinato sulla strada del rock & roll; le storie tipiche di quei tempi ci hanno affascinato. Ad ogni modo, sono anni in cui la musica ci ha regalato una miriade di rock band incredibili. Per quanto riguarda l’Inghilterra, sono bastati pochi viaggi a Londra per far sbocciare un amore indistruttibile.»
È vero che voi The Wonkies suonate insieme dall’età di quattordici anni? Non litigate mai?
«Sì, suoniamo insieme da così tanto! Incredibilmente, ci sopportiamo ancora. Ci conosciamo alla perfezione e, convivendo, abbiamo superato ogni difficoltà.»
Avete più volte rimarcato di credere nelle “energie”. Come si fa al giorno oggigiorno a rimanere positivi?
«Se non si è positivi in un momento negativo, come si può sopravvivere? Noi cerchiamo di trasmettere positività per sconfiggere e cambiare le cose negative che ci circondano e, oramai, fanno parte della quotidianità. Cerchiamo di inculcare la voglia di essere energeticamente e positivamente forti, per non farsi abbattere e perdere le speranze.»
Vincenzo Nicoletti