Angelica Sepe La Prova del cuoco rubrica

L’Ambasciatrice della Canzone Popolare nel Mondo degli Istituti Italiani di Cultura, era già stata tra i giurati del programma “All Together Now”. Ora, Angelica Sepe, l’allieva di Roberto Murolo, sta curando una rubrica di cucina nella nuova edizione della trasmissione condotta da Elisa Isoardi “La Prova del Cuoco”.
Tradizione mediterranea, amore per la musica e un giusto mix di note, aneddoti e buon sapore.

Angelica Sepe, originaria di Salerno ma cresciuta a Napoli, posa la chitarra e indossa il grembiule per proporre al pubblico de “La Prova del Cuoco” una serie di prelibatezze culinarie. Come riesce ad unire la sua passione per la musica e la cucina?

«Credo che ci sia un filo conduttore incredibile tra la musica e la cucina. Come si crea una canzone mettendo insieme le armonie e gli accordi, le parole, così anche una ricetta necessita di ingredienti come la curiosità e la creatività, diventando un brando e una grande ricetta. Mi sono messa un po’ in gioco per poter ridere anche un po’ di me. Ho 60 anni e ho fatto di tutto nella mia vita. Principalmente sempre la musica e, a seguire, la cucina. Tratto di tutto quello che può essere raccontato attraverso il cibo, intorno all’amore.

Angelica Sepe
La parmigiana salernitana di Angelica Sepe. Fonte: Cliccando News

Mi occupo di cucina tradizionale campana nella mia rubrica. Racconto un piatto, ne spiego una ricetta. Poi abbino una canzone, ispirata dalla ricetta. Uno dei primi piatti è stato la Parmigiana di melanzane, a cui ho associato “Tu si na cosa grande”. A questa ricetta, la storia d’amore connessa era quella dei miei genitori che è durata 56 anni. Mia madre la preparava a mio padre quando partiva per le battute di pesca

Oltre ad aver avviato questo progetto, in passato è stata protagonista di una grande collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura nel mondo.

«Ho portato la musica popolare napoletana nel mondo, perché sono una fedele rappresentante della napoletaneità. In questo caso, Napoli con la sua musica, con Murolo ed Enzo Gragnaniello. La grande musica senza volgarità, ricercatrice di classici. Ho una carriera artistica di 50 anni, avendo iniziato a 9 anni. Tutto quello che ho fatto in giro per il mondo mi è servito per accrescere il mio bagaglio culturale. Dentro sono una bottiglia di champagne invecchiata

Può già anticiparci qualche curiosità sul Gran Galà Napoletano?

«È emblema finale della mia carriera. Uno spettacolo che abbiamo portato a Belgrado l’anno scorso, scritto da me e da mio marito Antonio Rospini. Per noi è un viaggio di tutto quello che abbiamo appreso attraverso la musica, per cui abbiamo inserito in primo luogo la musica napoletana. Però è anche un percorso storico del Novecento, tutte le sue canzoni fino ai nostri giorni per come si è sviluppato l’andamento partenopeo attraverso 4 voci che si differenziano tra di loro. Quest’anno probabilmente si terrà a Roma.»

Angelica Sepe ed Elisa Isoardi.
Fonte: Profilo Instagram della Isoardi

Un’altra delle sue passioni è l’impegno sociale nell’accoglienza e nella solidarietà. In passato ha collaborato anche con i Refugees, fino alla pubblicazione del brano “Lacrime al sole”.

«Il trait-d’union di tutto è sempre l’amore. Mi piace donare, senza ricevere qualcosa indietro. Provo rispetto verso gli altri con un sentimento di pace. È una questione di geni, dico io. ‘O cor o ‘o tien o nun ‘o tien!»

Angelica Sepe fino alla fine dell’anno sarà impegnata con la sua rubrica ne “La Prova del Cuoco”. In esclusiva, possiamo annunciare che è in fase di preparazione e pubblicazione il suo libro, Ogni amore ha il suo lavoro, in cui ha deciso di raccontare l’amore per la vita, i figli, il suo compagno, ovviamente la musica e la cucina.

Sara C. Santoriello

Giornalista pubblicista, aspirante politologa. Mi alimento di dubbi e curiosità. Sono una femminista lonziana, appassionata dell'aspetto Social nei Media. Scrivo di Politica, Genere, Etica e Tecnologie. Coordino la sezione Femminismi per Libero Pensiero. PhD Student in Scienze Sociali e Statistiche all'Università di Napoli "Federico II".

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