Una piccola buona notizia e un grande impegno per il futuro: la Pubblica Amministrazione italiana è più green di ieri, ma può migliorare ancora, e di molto, in quanto a sostenibilità ambientale. Soprattutto, deve farlo, perché per il ruolo che occupa il settore pubblico è una delle chiavi fondamentali per contrastare il cambiamento climatico e per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile per l’ambiente contenuti nell’Agenda 2030.
A certificarlo con chiarezza è lo studio “Green PA: pratiche di consumo sostenibile a lavoro“, realizzato da FPA – Gruppo Digital360, società che si occupa dell’innovazione nella pubblica amministrazione e che dal 1990 organizza il FORUM PA, un importante evento sulla modernizzazione del settore: l’importante indagine tra il 2017 e il 2019 ha coinvolto circa 1200 persone, analizzando le scelte di consumo dei lavoratori degli enti pubblici e mettendo in luce i passi in avanti, scanditi dagli obblighi assunti in Europa e nell’ambito dei trattati internazionali e dall’accresciuta consapevolezza dei suoi dipendenti.
Meno carta, meno plastica, più verde
Ad esempio, tra le buone notizie c’è un consolidamento dei risultati ottenuti dopo l’introduzione del Green Public Procurement (GPP) nel nuovo codice degli appalti e dall’obbligatorietà dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) nelle procedure di acquisto: in oltre il 34,6% delle PA in cui lavorano gli intervistati è stata avviata una politica più attenta alla sostenibilità. Ma in generale crescono gli acquisti green: l’erogato a favore dell’ambiente da Consip vale 13,5 miliardi tra 2014 e 2017 e la stessa Consip stima che questo comportamento di consumo, nel solo 2017, ha permesso di risparmiare l’emissione di 1,9 milioni di tonnellate di CO2 sul ciclo di vita dei prodotti. C’è una certa tendenza alla riduzione della spesa pubblica per carta e cancelleria, scesa dai 96 milioni del 2017 a 87 milioni nel 2018. E sono oltre 300 le scuole, Università, Ministeri, Regioni e Comuni che hanno aderito alla “Plastic Free Challenge“, una campagna lanciata a giugno 2018 dal Ministro dell’Ambiente per liberare gli uffici dalla plastica.
What if: un futuro possibile nella PA
Il rapporto di FPA prova anche ad evidenziare gli enormi margini di miglioramento che ci sono e che devono essere il prossimo obiettivo dei Governi nazionali. Basti pensare che la PA italiana ha oltre 3,2 milioni di dipendenti per capire cosa potrebbe significare se con questi numeri ci si orientasse verso scelte di maggiore sostenibilità per l’ambiente: se 3 milioni di persone andassero a lavoro con un collega invece che in auto da soli, consumassero una risma di carta in meno, bevessero una caraffa di acqua del rubinetto invece che in bottiglia o, ancora, se spegnessero luci e PC quando non necessario. L’impatto sarebbe enorme.
Qualche numero: se ciascuno degli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici non consumasse 500 fogli in un anno potremmo ridurre il consumo complessivo di 8.142 tonnellate di carta con conseguente risparmio di oltre 19.491 tonnellate di CO2; se chi beve acqua minerale (57,6%) evitasse di bere con bottigliette e bicchieri di plastica monouso si avrebbero 410 milioni di bottigliette di plastica in meno gettate ogni anno, oltre 27mila tonnellate in meno di CO2 emesse ogni anno. Se il totale della spesa pubblica italiana per acquisti di servizi, prodotti e forniture fosse speso per la sostenibilità ambientale, l’impatto economico e ambientale del Green Public Procurement assumerebbe livelli capaci realmente di dare avvio ad una economia e ad una crescita realmente sostenibile, oltre a un risparmio calcolato in oltre 8 miliardi. Tutto ciò solo in Italia.
Pubblica Amministrazione e innovazione
I risultati di questa seconda rilevazione di FPA evidenziano, quindi, da un lato come Ministeri, Regioni, Città Metropolitane, Province, Comuni e altri enti pubblici siano più attenti di qualche anno fa, ma dall’altro come i risultati raggiunti siano ancora ampiamente insufficienti rispetto al problema e soprattutto alle possibilità che ci sono, tanto da ottenere una valutazione di 5-.
Di questi temi si parlerà più diffusamente in occasione di FORUM PA 2019,
la trentesima edizione della manifestazione dedicata all’innovazione della Pubblica Amministrazione, in programma dal 14 al 16 maggio a Roma. Ma fin da ora è sempre più chiaro come la lotta al cambiamento climatico e il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi necessari a combatterlo passino anche dai nostri uffici e dipendenti pubblici. In un periodo in cui si sta parlando tanto di Greta Thunberg, e purtroppo più di lei, delle sue treccine e di presunti complotti che dei temi che porta, tornare banalmente ai numeri e a temi che ci toccano da vicino non può che essere una buona prassi.
Antonio Acernese