Earth Day: “Insieme abbiamo il potere di ripristinare la nostra Terra”
Immagine: https://www.regionieambiente.it/

L’Earth Day, che quest’anno compie 51 anni, è una giornata dedicata alla celebrazione dell’ambiente e alla salvaguardia del Pianeta festeggiata in tutto il mondo.

Nel 1969 a San Francisco, il pacifista e religioso John McConnell propose la Giornata della Terra dedicata sia all’ambiente che alla pace. Venne poi ufficializzata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1971 e si festeggia il 20 marzo, giorno dell’equinozio di primavera.

Le giornate della Terra in realtà furono due; in seguito alle proteste contro la guerra del Vietnam del 1962, il senatore Gaylord Nelson decise di organizzare un “teach-in” sulle questioni ambientali, riuscendo a coinvolgere personaggi importanti come Robert Kennedy, politico e fratello del presidente americano John Kennedy. La differenza tra queste due giornate sta nel fatto che l’iniziativa di Gaylord Nelson invitava le persone ad agire: c’erano dibattiti per discutere sulle necessità di trovare delle soluzioni alle crisi ambientali dell’epoca.

Il successo della Giornata della Terra si deve ad un gruppo di ambientalisti americani che protestarono, il 22 aprile 1970, in seguito al disastro dovuto alla fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil, a Santa Barbara, del 1969. Nasceva così il primo Earth Day.

Earth Day: il dovere di agire

Sono passati molti anni dalle prime proteste per la salvaguardia dell’ambiente e tante continuano ad esserci. Grazie al movimento di Greta Thunberg, nato nell’agosto 2018, Fridays for future, milioni di persone in tutto il mondo protestano tutti i venerdì a favore della tematica ambientale e per portare i capi di Governo ad agire prima che sia troppo tardi. 

Il cambiamento climatico sta diventando sempre più minaccioso. Il lockdown forzato ha dato la possibilità all’ambiente di “respirare”: secondo uno studio condotto dall’Università di Birmingham sulla qualità dell’aria di 11 città e pubblicato da Science Advances, i livelli di biossido di azoto (NO2) sono diminuiti anche se in percentuali minori rispetto a quelle stimate. Si è registrato, inoltre, un calo di monossido di carbonio (CO), mentre si è calcolato un aumento di ozono (O3) e le polveri sottili (PM2.5) sono diminuite nella maggior parte delle città tranne a Londra e Parigi dove, al contrario, è stato rilevato un aumento. Questi dati sono ulteriormente da analizzare e approfondire, considerando che queste sostanze tendono a rimanere per lungo tempo nell’atmosfera.

Come ogni anno, la Giornata della Terra ha un tema; quest’anno la scelta ricade su Restore Our Earth (Ripristiniamo la nostra Terra) con lo slogan “insieme, abbiamo il potere di ripristinare la nostra Terra”. L’organizzazione Earth Day ha preparato per i giorni 20 e 21 aprile una serie di eventi per discutere e riflettere sui danni causati alla natura dalla crisi ambientale. Il 22 aprile, ultimo giorno di celebrazione, ci sarà l’evento digitale globale “Earth Day Live”.

Anche Friday for Future Italia quest’anno ha lanciato l’iniziativa Scriviamo il futuro: nelle giornate del 21, 22, 23 aprile, sarà organizzato un tour fra città, da Forlì a Catania, da Roma a Milano con un programma di interventi letterari e culturali sul tema ambientale che potranno essere seguiti in diretta sulle pagine nazionali Instagram, Facebook e YouTube, ma anche iniziative locali in rispetto delle norme anti Covid19, scioperi online e interventi nelle scuole. Gli attivisti di FFF Italia propongono in aggiunta una challenge online, invitando le persone a taggare la propria libreria di fiducia aggiungendo l’hashtag #scriviamoilfuturo.

L’Earth Day e altre iniziative a favore della natura possono dare una spinta in più nella battaglia per la salvaguardia dell’ambiente. La scienza ci insegna che anche l’azione più semplice può avere un forte impatto sulla tutela del nostro pianeta. La Giornata della Terra ci ricorda che dobbiamo agire ora, nel nostro quotidiano, mettendo pressione ai decisori politici che hanno l’impellente dovere di mettere in azione politiche atte a garantire un futuro sostenibile alle nuove generazioni.

Gaia Russo

Gaia Russo
Eterna bambina con la sindrome di Peter Pan. Amante dei viaggi, della natura, della lettura, della musica, dell'arte, delle serie tv e del cinema. Mi piace scoprire cose nuove, mi piace parlare con gli altri per sapere le loro storie ed opinioni, mi piace osservare e pensare. Studio lingue e letterature inglese e cinese all'università di Napoli "L'Orientale".

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